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Discoteche, campi rom, profughi: ora via Corelli chiede una «tregua»

Discoteche, campi rom, profughi:  ora via Corelli chiede una «tregua»

«Immagini di non poter dormire il mercoledì, il venerdì, il sabato. E non chiamiamo più i vigili perchè non intervengono». Lo sfogo di un residente in via Corelli, che aveva scelto anni fa di trasferirsi in una cascina fuori dal centro. proprio vicina al Cie, perchè «non poteva che essere tranquilla, con gli agenti a sempre di guardia». E invece. Il campo rom abusivo in via Cima ormai è acquisito, non ci sono speranze che venga sgomberato. La notizia giorni fa che il governo potrebbe usare il Cie al per accogliere i profughi è stata una nuova «mazzata». Ma a turbare più di tutto chi vive in zona sono due discoteche, che fanno capo alla stessa proprietà. D'inverno il «Factory», in un mega capannone, attira centinaia di ragazzini. Con il caldo chiude e si passa al locale estivo, lo «Spazio Corelli».

«La musica inizia la sera e va avanti fino a mezzogiorno, i ragazzi fanno caos dentro e fuori i locali, si sono verificati atti vandalici, furti, ci sono tassisti abusivi perchè una delle poche volte in cui i vigili si sono presentato hanno requisito più di cento patenti e confiscato diverse auto perchè i giovani erano sotto effetto di droga o alcol». Il capogruppo di Fi Fabrizio De Pasquale chiede al sindaco di intervenire: «Ci sono locali borderline dove non vengono mai inviati controlli, il quartiere è abbandonato».

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