LA DISCUSSIONE

C’è polemica all’interno del mondo del commercio milanese sulle iniziative da adottare in merito ad area C. Ieri, con una lettera, il vicepresidente vicario di Unione Confcommercio Adalberto Corsi smentiva la notizia della proposta «che a breve l’Unione del Commercio lancerà alla cittadinanza: con un minimo di 30 euro di spesa circa il network dei negozianti pagherà Area C al cliente. Non è così – spiega Corsi – per la semplice ragione che quello che stiamo compiendo in questi giorni è innanzitutto un’operazione di profondo ascolto presso gli operatori associati (ed in queste caratteristiche rientra anche il confronto di valutazioni avuto con Roberto Meazza citato nell’articolo) – sulle iniziative che gli stessi operatori potrebbero attuare in forma collettiva nel rispetto di norme e condizioni che sono, però, tutte da verificare. Vera è invece la nostra preoccupazione per i segnali che continuano a giungerci sull’impatto di Area C».


Ieri abbiamo fatto un’ulteriore verifica e ci è stato confermato che qualche giorno fa durante un incontro nella sede dell’Unione del commercio si è discusso proprio della proposta comune di cui si raccontava nell’articolo pubblicato mercoledì.

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