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Duello Formigoni-Lupi Falchi e colombe di Cl si beccano sul rimpasto

L'appuntamento è per questa sera alla cena della Fondazione Milan, primo incontro tra l'ex premier Silvio Berlusconi e Roberto Maroni dopo il big ben che ha ridisegnato la galassia del centrodestra. E piatto forte del menù sarà la Lombardia, laboratorio politico anche nel caso della diaspora degli alfaniani che hanno rinunciato ad entrare in Forza Italia per dar vita al Nuovo centrodestra. Perché proprio al Pirellone si è avuta forse la maggior adesione in percentuale al gruppo dei «diversamente berlusconiani» (9 consiglieri su 19 grazie alla trazione ciellina), ma anche l'immediato scontro tra i colonnelli che ne ha dimostrato un'insospettabile fragilità. Il casus belli è stato proprio Maroni che ricevendo l'altro giorno i big Angelino Alfano e Maurizio Lupi corsi da Roma, ha ricevuto assicurazioni sull'appoggio alla sua giunta, ma anche sulla rinuncia a chiedere poltrone da assessore oltre a quella di Mario Melazzini. «Rimpasto? Chiunque ne parli, parla a titolo personale», aveva sentenziato velenoso Lupi. «Confermo - ha twittato ieri Formigoni - che Ncd non sarà mai un partito centralista, ma federalista.

E dunque quello che si farà in Lombardia lo decideranno i lombardi». Dichiarazione di guerra a Lupi che in ballo ha anche un'altra partita della vita: quella per essere il prossimo candidato sindaco di Milano per il centrodestra.

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