Duomo e Centrale, notte di coltelli

Duomo e Centrale, notte di coltelli

Duomo e stazione, come dire salotto buono e porta d'ingresso della città, due biglietti da visita da spendere con i turisti. Che l'altra sera si sono però un po' sgualciti a causa dei coltelli fatti scintillare tra le 7 e le 9 di sera da un balordo che ha razziato un negozio in via Valpetrosa e da tre spacciatori che si sono affrontati in duello rusticano concluso con due feriti, uno piuttosto grave. Il bilancio, in quest'ultimo caso avrebbe anche potuto essere più grave se non fossero intervenute alcune pattuglie della polizia locale che hanno arrestato i tre prima che ci scappasse il morto.
Il salotto di Milano dunque non è poi tanto buono come dovrebbe, vista la lenta e progressiva invasione di un criminalità da strada sempre più feroce e invadente. Imperversano bande di borseggiatori e ladri che si aggirano tra metropolitana e galleria per sfilare portafogli a rubacchiare borsette dai bar dove si fermano stremati, e distratti, turisti. Il sagrato è in mano a «pannocchie» e «bracciali» cioè magrebini che vendono cibo per piccioni e africani che propongono bigiotteria. Ogni tanto entrano in contatto per il «controllo del territorio» e allora volano botte da orbi, come testimoniato da un passante che ad aprile aveva ripreso lo scontro furibondo tra una ventina di giovani stranieri.
Non se la cava meglio via Torino, che con i suoi numerosi negozi attira ragazzini che spesso si aggrediscono, si picchiano si derubano a vicenda. Un'onda che ha lambito anche la tranquilla traversa di via Valpetrosa. Poco prima dell'ora di chiusura un italiano sui trent'anni, si è presentato armato di coltello e ha minacciato la commessa. La ragazza ha aperto il registratore e ha consegnato il ricavato del pomeriggio, circa 2mila euro. Poi rapido dietro front e fuga a piedi. La vittima, solo spaventata, ha chiamato la polizia, le volanti hanno battuto la zona, ma del malvivente non c'era più traccia.
Un paio d'ore dopo invece alla Centrale è scoppiato il finimondo, non certo una novità, visto che «tradizionalmente» raccoglie i disperati di tutta la città. Di giorno si muovono come predatori i nomadi: i ragazzini cercano di sfilare qualche portafoglio, i grandi intimidiscono i passeggeri che comprano biglietti alle macchinette per sottrarre il resto erogato dalla distributrice. Ogni tanto le forze dell'ordine mettono la zona sotto controllo, la situazione si normalizza ma, appena la presa viene allentata, si riprende. Di sera è anche peggio, perché calano prostitute, clochard, spacciatori.
E forse proprio un regolamento di conti nel mondo della droga ha scatenato lo scontro tra un italiano di 31 anni, un tunisino di 40, entrambi pregiudicati, e marocchino di 21. Hanno iniziato a picchiarsi e a rincorrersi tra i viaggiatori. «Ci sono passati davanti - hanno poi raccontato due turisti olandesi - si picchiavano, c'era tanta gente intorno. Poi due di loro (il marocchino e il tunisino) sono finiti a terra e sono volati i coltelli: lì ci siamo allontanati impauriti, finché non sono arrivate le forze dell'ordine».

I ghisa a fatica hanno riportato la calma e fatto intervenire il 118: il marocchino è stato portato a Niguarda in codice rosso, il tunisino al Policlinico con il volto sfregiato. Chiariti i fatti il tunisino è stato arrestato per tentato omicidio, l'italiano per favoreggiamento, il marocchino per lesioni. E finalmente un normale giovedì di paura ha potuto andare in archivio.

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