Basta un Pin per lArea C e voilà: ecco apparire una bella schermata ricca di targhe, numeri di cellulare, mail, caselle di posta orari di passaggi. Insomma un bel «viaggio» nella privacy di tutti quei milanesi che entrano e escono dallarea C. Il sito del Comune mette a nudo tutti quei coscienziosi automobilisti che si registrano via internet. A denunciarlo uno dei tanti costretti a pagare i cinque euro per entrare ogni giorno in città. Stefano Malaspina ha provato più volte a segnalare il problema a chi di dovere, rimbalzando da un ufficio allaltro ma senza mai arrivare a una soluzione definitiva. Come può succedere? Vediamo. È con lui che facciamo il percorso on line. Quando nellarea specifica del sito del Comune di Milano si registra il Pin indicato sul biglietto acquistato e si inserisce anche la targa dellauto appare una schermata in cui risulta che si è attivato lingresso. E fin qui nulla di strano. Volendo poi andare a verificare le proprie ricariche, oppure cancellare unattivazione su una targa o ancora cambiare la targa che entrerà nellarea C appaiono accanto al proprio tutta una serie di altre attivazione. Una ricca schermata in cui appunto si possono scrutare numeri di cellulari e caselle di posta elettronica. «A mia volta - fa notare lattento automobilista - posso essere controllato da altri».
Stefano Malaspina ha cominciato la sua protesta partendo dallo 02.02.02, il centralino del Comune. E da lì a salire: numero verde di area C, ufficio area C, ex Cobianchi, vigili, ufficio dellassessore Maran, piazza Beccari e pure il garante della privacy. Ma il problema non è stato risolto. «Sarebbe necessario che il sistema mostrasse solo i dati riferiti alla mia targa e ai miei spostamenti.
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