E il coordinatore regionale Campiotti smentisce i «ribelli» Marcora e Sancino

E il coordinatore regionale Campiotti smentisce i «ribelli» Marcora e Sancino

Nessun apparentamento ufficiale nella provincia di Milano, ma grandi manovre in vista dei ballottaggi di domenica e lunedì. Candidati del Pdl e del Pd in corsa, qualche leghista (anzi solo due, molto meno di quanto previsto in via Bellerio) e la sorpresa del «grillino», il ventisettenne Matteo Afker in lizza a Garbagnate dopo aver battuto la lista del Pdl per 86 voti. E proprio da qui può cominciare la bizzarra corsa alle alleanze. Con l’inedito endorsement del candidato pdl che proprio a Garbagnate chiede di appoggiare il Movimento 5 stelle contro il centrosinistra di Pier Mario Pioli. «L’assenza di un candidato vicino al centrodestra - spiega Vincenzo Soleo - non deve portare all’errore più marchiano, disinteressarsi al ballottaggio. Abbiamo il dovere di scegliere». Non solo. «Pioli riporterà tutto a come era prima, quando governava lui. Dobbiamo evitarlo, perché seguire schemi vecchi quando tutto è cambiato è estremamente pericoloso. Mi rendo conto che la conclusione di questo discorso implichi dover scegliere Afker, le cui posizioni restano distanti da quelle del Pdl, più di tutto però conta il fatto che Afker costituisca l’unica possibilità per non avere per cinque anni il “despota” Pioli».
Acque agitate, invece, nell’Udc o in quel che ormai resta del partito di Casini in via di scioglimento. Perché la solita spaccatura tra l’anima più vicina al centrodestra (da sempre prevalente il Lombardia) e quella progressista, ha provocato ieri l’ennesimo scontro interno. Casus belli, questa volta, l’invito del consigliere regionale Enrico Marcora e del segretario provinciale Alessandro Sancino a guardare con attenzione agli uomini del Pd. «Appoggeremo - spiegano - quei candidati che nella coalizione di centrosinistra rappresentano una svolta rispetto alla destra populista che con l’alleanza Berlusconi-Bossi ha contribuito al malgoverno dei Comuni della Provincia di Milano». Parole che hanno fatto sobbalzare i vertici dell’Udc lombardo e anche nazionale. «Non esistono indicazioni di apparentamenti precostituite - l’immediata strigliata ai due “ribelli” del neo segretario regionale Christian Campiotti - ma si stanno valutando le situazioni caso per caso» Dove possibile, la qualità morale dai candidati e la solidità dei loro programmi saranno i criteri secondo i quali i responsabili locali del nostro partito sceglieranno chi sostenere nel pieno rispetto della nostra linea autonoma e nell’interesse delle comunità di riferimento». Ma a Buccinasco c’è già una fuga in avanti, con la richiesta del responsabile cittadino di «una preferenza per il candidato sindaco del centrosinistra, Giambattista Maiorano, del Pd».
Sul fronte centrodestra, invece, si ricrea seppur senza ufficialità l’alleanza Pdl-Lega spezzata a Roma e tanto rimpianta in Lombardia.

«Abbiamo lavorato insieme per questi 10 anni», le prime parole del candidato del Carroccio Simone Gelli dopo la sconfitta a Magenta. Dove lettera inviata agli elettori leghisti li invita a votare Natale Viglio, il candidato del Pdl che già al primo turno era stato appoggiato dall’Udc.

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