E ora il sindaco Beppe Sala scopre l'(in)sicurezza di questa città. Solo due giorni fa un agente è stato aggredito da un camerunense clandestino e senza fissa dimora e con precedenti per resistenza a pubblico ufficiale.
L'agente, preso a bastonate, ha riportato tre fratture alla testa. Ed è solo l'ultimo degli episodi di una catena di aggressioni. Che, durante la notte e soprattutto d'estate con i ragazzi che si ubriacano e combattono tra gang rivali, Milano sia diventata incontrollabile non è certo un mistero. Sembra che il sindaco abbia vissuto in un'altra città fino a ieri quando, alla cerimonia per il 161esimo anniversario del Corpo della Polizia locale, ha finalmente aperto gli occhi. Che, evidentemente, aveva tenuto chiusi per opportunità politica ed elettorale.
Va posta «molta attenzione alle ore notturne, la maggior parte dei fatti che turbano la quiete pubblica e portano a momenti di violenza avviene di sera o di notte quindi vorremmo rafforzare il ruolo della polizia locale anche in quelle ore» ha detto ieri. Finalmente, viene da dire, perché non è pensabile che un sindaco, seppur ostaggio della sinistra, non riesca a superare i luoghi comuni per cui la sicurezza è un tema della destra e finga che in città sia tutto tranquillo. Il tema della «mala movida» è esploso con violenza nelle estati post Covid, ma la movida, come noto, ha sempre portato con sé venditori abusivi di alcolici, ordinanze anti vetro, disturbo della quiete pubblica, cittadini esasperati e spaccio. E che tre pattuglie siano insufficienti per presidiare una città come Milano, non è difficile da intuire. I vigili sono stati incaricati durante il lockdown di controllare che i cittadini rispettassero il coprifuoco, che indossassero correttamente le mascherine, che non uscissero da Milano quando era vietato. Così che negozi e locali rispettassero le norme anti Covid. Poi c'è il tema del traffico, dei monopattini impazziti per le strade e i marciapiedi, della strage silenziosa dei ciclisti, degli incidenti stradali (6.500 rilevati in un anno e il 93 per cento dei pirati della strada rintracciati).
I sequestri di merce contraffatta, i controlli contro l'abusivismo, per non parlare degli sgomberi, quando ancora si facevano, dalle case popolari. I vigili, mentre Sala finge di non sapere, intanto invecchiano e vanno in pensione: le 300 assunzioni sbandierate nel primo mandato non sono bastate a coprire il turn over.
Ora promette nuove 500 assunzioni, ma ancora da sbloccare ci sono le graduatorie, con una trentina di agenti pronti a prendere servizio. Sono anni che i 2.800 agenti sono in stato di agitazione per denunciare la carenza di organico e la mancanza di dotazione di strumentazione. Ma solo ieri Sala ha deciso di prenderne coscienza.
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