La Zona 8 si appresta a esaminare la realizzazione della moschea nell'area dell'ex Palasharp in via Sant'Elia. I pareri delle Zone, oggi, non sono vincolanti. Ma una contrarietà del quartiere sarebbe uno smacco per Palazzo Marino. E non è affatto scontato che l'esame della zona sarà favorevole, almeno a giudicare dalle posizioni che, anche a sinistra, erano maturate nei mesi scorsi, quando anche l'ala ambientalista della maggioranza, rappresentata dall'ex consigliere comunale Enrico Fedrighini, oggi presidente di commissione, aveva manifestato forti perplessità per il dimensionamento del progetto. Favorevole in linea di principio al piano comunale, anche il presidente della zona 8, Simone Zambelli (Sel) aveva condiviso i timori su possibili problemi urbanistici, soprattutto di traffico. Oggi che il progetto per via Sant'Elia prevede «solo» mille metri di area destinata al culto - e il resto destinato ad attività connesse - si mostra rassicurato. «Vedremo quando arriverà il progetto e quando ci chiederanno un parere - dice - ma la nostra indicazione è stata ascoltata. La dimensione è quella richiesta. Esamineremo il progetto e faremo le nostre valutazioni».
Di tutt'altro avviso i consiglieri della opposizione. Per esempio il capogruppo di Ncd, Eugenio Dell'Orto, che manifesta perplessità di ogni tipo sull'esito del bando comunale. «Se l'area destinata al culto corrisponde a mille metri - spiega - significa che il resto arriva a 4mila, perché il dato della dimensione è 5mila. Allora, io avrei preferito 5mila metri destinati al culto piuttosto che mille per il culto e 4mila destinati ad attività che non sono ben definite, come il centro culturale per esempio, e che quindi potrebbero essere meno controllate di un luogo di culto in senso stretto». Ma per il centrodestra il problema non è solo urbanistico: «Uno dei problemi è che l'assessore Pierfrancesco Majorino sembra legato al Caim e infatti il Pd si è spaccato sulla sua impostazione.
Noi invece vorremmo far sapere che ci sono anche altri islam a Milano. E per questo faremo anche un'assemblea». Ma c'è anche un tema di metodo: «Avevano promesso partecipazione e oggi fanno passare tutto sopra le nostre teste. E non va bene».
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