«Cari milanesi, su Ecopass il Comune ha fatto degli errori di comunicazione. Scusandoci per il disagio vi annulla le multe prese nel primo mese». A breve i milanesi potrebbero ricevere a casa una lettera firmata dal sindaco in persona. Alea iacta est, la decisione è stata presa: il Comune condonerà le sanzioni emesse nel primo mese di attivazione del ticket antismog «perché abbiamo riscontrato delle criticità nelle informazioni ai cittadini», spiega Letizia Moratti.
Allo studio degli uffici tecnici e dellavvocatura comunale i 155mila multe Ecopass, ovvero tutti quelli comminati dal 2 gennaio al 31 gennaio 2008 per un valore complessivo di 12 milioni di euro. Di queste, 66mila - dal valore di 81 euro, 70 più 11 di notifica - sono già state pagate, per un valore di 4,9 milioni di euro, che ora lamministrazione restituire ai cittadini. Delle restanti 89mila sanzioni 15mila sono state contestate al giudice di pace, mentre le altre 74mila non sono ancora state riscosse. Si parla quindi di 7 milioni di euro totali che il Comune non incasserà. 12 milioni di euro sono una bella somma per le casse vuote di Palazzo Marino... «Io sono tranquillo - risponde lassessore comunale al Bilancio, Giacomo Beretta - se non avessimo avuto i fondi non avremmo dato il via libera alloperazione».
Siete stati pizzicati dalle telecamere proprio il 2 febbraio 2008? Non disperate, avete ancora qualche, seppur flebile, speranza: «Con il sindaco si è sempre parlato di gennaio 2008 - spiega Beretta - però alcuni nella maggioranza parlano di sanatoria per i primi tre mesi o addirittura sei. Io sono contrario ma il dialogo con i partiti non è ancora chiuso». Dello stesso parere il coordinatore dei giudici di pace, Vito Dattolico, sommerso dai ricorsi fin dallinizio: «Nel documento preliminare di Ecopass era previsto un primo mese di prova. Al momento di valutare i ricorsi alcuni giudici hanno chiesto al Comune chiarimenti in merito, che non sono stati mai dati. Hanno quindi motivato le sentenze anche sotto tale profilo. Ecco allora che la sanatoria fa giustizia per il rispetto di una normativa prevista proprio dal Comune».
Per quanto riguarda i rimborsi? Nessuno si precipiti in piazza Beccaria a reclamare i suoi soldi. Verranno avvertiti a casa con una lettera. E poi gli uffici tecnici stanno cercando di sciogliere la matassa della burocrazia, in cui il Comune si è ingarbugliato: a Palazzo Marino, infatti, non si sa come rimborsare i 66mila cittadini virtuosi, che hanno pagato le loro multe. «I soldi in cassa ci sono, ma non possiamo restituirli direttamente perché rischieremmo laccusa di distrazione di incasso - risponde Beretta -. Non possiamo fare "sconti" sulla prossime tasse comunali. Non è consentito dalla legge e poi quale tassa? Stesso discorso vale per eventuali buoni. Stiamo studiando le modalità tecniche e giuridiche per rimborsare i cittadini, tutelandoci legalmente allo stesso tempo».
Fortunato chi ancora non ha pagato! Le cartelle esattoriali sono state emesse e notificate, ma ancora non sono ancora state spedite, proprio perché in odore di sanatorie. Intrappolate, anche loro, nelle maglie della burocrazia: impossibile distruggerle e annullarle, forse verranno spedite con una lettera che inviterà i cittadini a non pagarle.
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