Errori e verbali già pagati, caos multe

Palazzo Marino invia 700mila «avvisi bonari» che risalgono al 2012. Ma ci sono anche violazioni sanate

Errori e verbali già pagati, caos multe

Errori, cose agli sportelli e proteste. Si sta rivelando un pasticcio l'iniziativa del Comune di Milano, che ha deciso di recuperare centinaia di migliaia di multe, evidentemente allo scopo di sanare anche la difficile situazione delle finanze comunali. «Avvisi bonari»: il Comune li chiama così. E ne ha spediti addirittura 700mila. Un numero enorme, che corrisponde a circa 130 milioni di euro da riscuotere. Nel mirino di Palazzo Marino sono finite le sanzioni del 2011-2012, non pagate o presunte tali. La precisazione è d'obbligo, dal momento che risultano casi di cittadini che hanno ricevuto l'avviso anche per multe che hanno già pagato. È il caso di cui abbiamo avuto notizia direttamente. Una multa che risale al febbraio 2012. L'automobilista che l'ha ricevuta usa pochissimo l'auto - precisa - ma a tre anni di distanza non è in grado di ricordare nulla, anche perché l'avviso non riporta né il luogo dell'infrazione né la data del verbale, ma solo la notifica dell'atto, ad aprile 2012. L'automobilista distratto, come tanti, non sa che ha già pagato la multa. Per sua fortuna, però, a casa ha qualcuno più attento di lui, che ha conservato la ricevuta del versamento. Se non l'avesse fatto, avrebbe ripagato la stessa sanzione senza neanche saperlo. E, a giudicare dai servizi andati in onda anche in questi giorni in tv, il nostro malcapitato non è neanche il solo ad aver ricevuto un avviso per una multa già pagata.

«C'è margine errore del 3-4% sull'invio di cartelle esattoriale e avvisi - ammettono dal Comune - questo è un dato storico. Comprendiamo il disagio dei cittadini per le file che adesso devono fare e per questo abbiamo allungato l'orario degli uffici e aumentato gli sportelli». Gli sportelli in questione sono quelli di via Friuli, 30. E sono intasati. Nell'avviso vengono indicati gli orari di apertura: da lunedì al sabato dalle 8 e 30 alle 13, esclusi i festivi.

Il Comune ogni anno firma circa 2.500.000 multe, fra divieti, autovelox e quant'altro. «Qualche errore ci sta - spiegano dall'assessorato - legato al cambio di indirizzo o alla lettura dei dati». Basta fare due calcoli, però, per capire che il 4% di 700mila è 28mila. Non sono affatto pochi, dunque, i cittadini vittime di errori. Il Comune ha preso in carico la gestione delle sanzioni, estromettendo Equitalia. «La procedura che abbiamo attivato con gli avvisi bonari - ha spiegato l'assessore alla Polizia locale, Marco Granelli - consentono rispetto a Equitalia grossi risparmi per loro. D'altra parte non è ammissibile che chi ha commesso un'infrazione e preso una multa non la paghi, lo dobbiamo ai cittadini che pagano puntualmente. Abbiamo aumentato gli sportelli aperti e prolungato gli orari, chi è in coda viene ricevuto anche oltre l'orario e la pratica trattata fino a soluzione, per questo la situazione delle code sta migliorando».

Non sono pochi i problemi che il Comune ha con le multe.

Basti pensare alla questione delle multe degli autovelox, per il quale Palazzo Marino è stato più volte bacchettato dal governo, avendo interpreto in modo tutto suo - e illegittimo, a detta del ministro Maurizio Lupi - la scadenza dei tre mesi prevista per le notifiche.

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