Lo escludono dall'eredità Gli ruba oro per 2 milioni

Lo escludono dall'eredità Gli ruba oro per 2 milioni

Quando ha saputo di essere stato escluso - lui, più un aiutante che un amico di famiglia - dal testamento di due anziani facoltosi che da anni aiutava in più modi, ha deciso di elaborare un piano per vendicarsi. I due, senza figli, avevano lasciato infatti il loro appartamento a un nipote, e l'uomo, che li aiutava da 8 anni sperando proprio in tale lascito, ha organizzato una messa in scena rubando dalla loro abitazione ben 2 milioni in preziosi collezionati dal padrone di casa e 30mila euro in contanti. Aveva nascosto poi tutto il bottino nella legnaia dell'agriturismo gestito da sua madre, ma è stato scoperto, ha confessato ogni cosa ed è stato denunciato per furto aggravato dalla polizia locale che ha ritrovato anche tutti i preziosi. Beni dei quali la coppia di anziani a breve rientrerà in possesso.
I fatti risalgono all'8 marzo scorso quando una donna di 75 anni rientra nella sua abitazione, un appartamento della zona Ticinese, dopo aver visitato il marito 79enne ricoverato in ospedale e trova una delle due porte blindate forzata e la casa in disordine. Soprattutto si accorge che dal caveau costruito in casa sono spariti tutti i gioielli che il marito, ex orafo e gioielliere, aveva cominciato a mettere da parte molti anni prima.
La donna si rivolge allora a un' ex vigile di quartiere che aveva conosciuto quando operava in zona e presenta denuncia al Comando di polizia locale della zona 5.
Fin da subito i sospetti degli inquirenti si concentrano su un'unica persona, un italiano 36enne, tecnico part-time che da otto anni frequenta la coppia di anziani offrendosi spesso di accompagnare la signora all'ospedale a trovare il marito e, se occorre, di fare qualche lavoretto in casa o di svolgere delle commissioni. Il 36enne è diventato ormai una persona di fiducia per i due pensionati, che non hanno però con lui un legame affettivo tale da pensare addirittura di «regalargli» la loro abitazione.
La polizia locale comincia così a scavare, anche con intercettazioni e pedinamenti, sull'uomo. In particolare le indagini vengono affidate al Sio (Servizio informativo operativo) che in breve non solo riesce a ricostruire i movimenti sospetti dell'«aiutante», ma intuisce anche gli scopo che lo muovono.
Dall'analisi dei tabulati telefonici e delle immagini di alcune telecamere della zona emerge infatti che l'uomo, quando era certo che non vi fosse nessuno in casa, andava all'appartamento e c'era stato anche il giorno del furto dopo aver accompagnato la signora in ospedale. Con una perquisizione viene ritrovata quindi tutta la refurtiva nascosta sotto una legnaia adiacente il cascinale-agriturismo dove il 36enne risiedeva con la mamma.
Si tratta di circa 1.

500 pezzi, tra questi 280 anelli con pietre preziose, 60 collane d'oro, corallo, pietre e perle, 50 paia di orecchini e spille, ciondoli, crocefissi, bracciali. Erano stati rubati anche alcuni orologi Wyler Vetta e una cinquantina di riproduzioni in oro, fatte dal padrone di casa, di orologi di grande marca. Oltre ai gioielli anche 30mila euro in banconote da 50.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica