Se per un attimo cominciassimo a stagionalizzare termini quali dolcezza ed esuberanza, non ci scandalizzeremmo di vedere sulle nostre tavole distese di vini da dessert in piena estate. È il sole, infatti, a crearli, è la luce, il calore addirittura eccessivo, a renderli così zuccherini, sono gli eccessi del termometro ad appassire le uve, a disidratarle. Per questo, agli sgoccioli di una stagione estiva mai così afosa, nellavvicinarsi a questa tipologia, di solito sfruttata in pieno inverno, potremmo provare a riscattare la loro piena identità genetica: li beviamo nello stesso periodo in cui sono concepiti. In mezzo a cascate di frutta squisita, profumata, dolce, vera. La stessa frutta è parte integrante del loro profumo. Non vi sembra magnifico?
Nell Oltrepò Pavese, ad esempio, lasceremmo da parte le ormai famose bollicine fini, per affondare il naso in un calice di Sangue di Giuda Frizzante Dolce 2007 dei fratelli Vanzini a San Damiano al Colle, 0385 750 19, info@vanzini-wine.it: lo trovereste spumoso, cremoso, ridondante di piccoli frutti, fiero della propria dolce rusticità.
Appena più a sud, tra gli inospitali Appennini emiliani e la fin troppo affollata Pianura Padana, cè una misconosciuta tradizione di grandi vini da meditazione difesa col coltello tra i denti da piccoli vignaioli artigiani. A Vigoleno (graziosa frazione collinare di Vernasca, in provincia di Piacenza), si produce da secoli un Vin Santo denso come uno sciroppo, eppure mai stucchevole, mai noioso. Degli undici micro produttori presenti, imperdibile una visita tanto da Enzo Perini, 0523 895 165, quanto da Alberto Lusignani, telefono 0523 895 178.
Anche a Parma cè un retroscena di vini misuratamente dolci, delicatamente aromatici e quasi sempre frizzanti, peccato che molti appassionati lo ignorino. La Malvasia Dolce Frizzante di Monte delle Vigne a Collecchio, telefono 0521 309 704, ferrari@montedellevigne.
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