Europee, i nomi in corsa Pisapia pronto a tornare

Nei partiti del centrodestra si limano le liste E l'ex sindaco sarebbe capolista del «nuovo» Pd

Novità, ritorni, piccole e grandi sorprese nelle liste che si vanno formando in vista delle elezioni europee. Nel campo del centrosinistra bocche cucite ma la notizia più importante è il ritorno a una prova elettorale di Giuliano Pisapia, a due anni dalla fine del suo unico mandato da sindaco di Milano. L'«avvocato rosso» col pallino della politica, in vista delle elezioni del marzo 2018 aveva preso un'iniziativa, ma il tentativo era subito rientrato. Più favorevole il clima oggi, col nuovo segretario del Pd Nicola Zingaretti che ha offerto a Pisapia di guidare le liste dem, ottenendo in cambio un sostanziale «sì», condizionato alla costruzione di una lista «aperta e capace di unire inclusione innovazione e internazionalizzazione». Molto probabile anche la candidatura dell'assessore milanese Pierfrancesco Majorino, che col successo della manifestazione «People» si è guadagnato un rango particolare nel partito. Possibile la corsa di un altro assessore, Pierfrancesco Maran.

Nel centrodestra, la Lega corre con ottime prospettive in termini di voti e seggi. Capolista Matteo Salvini, ricandidati gli uscenti: il pavese Angelo Ciocca (22.479 preferenze nel 2014) l'ex sindaco di Adro Danilo Lancini (14.258 preferenze cinque anni fa, arrivato a Strasburgo nel 2018 subentrando proprio a Salvini) e anche Marco Zanni, eletto invece nel 2014 col Movimento 5 Stelle. Certo della candidatura, anche come rappresentante della Lega brianzola, il sindaco di Ceriano Laghetto Dante Cattaneo. Posto in lista ormai certo anche per Silvia Sardone, milanese, consigliera regionale eletta con Forza Italia e oggi passata al gruppo misto, e probabilmente per Laura Molteni, ex deputata oggi consigliera comunale. Un altro posto dovrebbero contenderselo il «sovranista» Vincenzo Sofo, già consigliere di Zona, e Pietro Marrapodi, attualmente consigliere del Municipio 3.

Capolista nel Nord-ovest anche Silvio Berlusconi, fondatore e leader di Forza Italia. In corsa sicuramente due parlamentari europei uscenti. Lara Comi, varesina, già coordinatrice Giovani di Fi, eletta nel 2009 con 63mila preferenze e poi rieletta cinque anni dopo con 83mila, oggi tenta il tris. In campo anche Massimiliano Salini, ex presidente della Provincia di Cremona, eletto nel 2014 con quasi 27mila preferenze. Novità per le europee la candidatura di Pietro Tatarella, attualmente al secondo mandato in Consiglio comunale dopo il debutto da consigliere del Municipio 7. Possibile la corsa dell'ex sindaco di Cusago Daniela Palazzoli. Nelle liste di Fi, partito che aderisce al Ppe, dovrebbe trovare spazio anche un candidato di area «Noi con l'Italia», in particolare della componente «Lombardia popolare». Il nome prescelto è quello dell'ex assessore regionale Mauro Parolini, bresciano, ma qualcuno ipotizza una candidatura (anche) femminile, e in quel caso si guarderebbe a Deborah Giovanati, assessore in Zona 9, artefice di un ottimo risultato alle Regionali 2018.

Anche Fratelli d'Italia schiera come capolista nel Nord-ovest il suo leader nazionale, Giorgia Meloni, che ha chiesto un analogo impegno a tutti i «big» lombardi. Probabile candidatura per la coordinatrice regionale, l'ex sottosegretaria Daniela Santanchè. Candidato anche Carlo Fidanza, che a Milano è stato capogruppo di An e vice capogruppo del Pdl, prima di essere eletto proprio a Strasburgo nel 2009 con 26.822 preferenze.

Sicuramente ricandidato con Fdi l'eurodeputato uscente Stefano Maullu (eletto nel 2014 con 34.919 preferenze e subentrato nel 2015 a Giovanni Toti). La sorpresa, nelle liste di Fdi, potrebbe essere Alessandro Meluzzi, psichiatra ormai anche volto della tv, dove appare spesso come opinionista.

AlGia

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