«La Grande Milano è il più grande aggregato nazionale. Ma non è più la città delle fabbriche di cinquant'anni fa. Oggi la metropoli postmoderna deve avere una filosofia di vita diversa, i servizi non possono più avere gli stessi orari». A chiederlo l'ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti che con il governatore Roberto Maroni, l'assessore Maurizio Del Tenno, l'ad Trenitalia e presidente di Trenord Vincenzo Soprano e l'ad Trenord Luigi Legnani ha presentato ieri in stazione Centrale il primo dei 63 nuovi treni acquistati per i pendolari lombardi. Un gioiello della tecnologia da 8 milioni di euro. Il problema del trasporto, ha spiegato Moretti, non si può affrontare solo con gli investimenti. «Vanno cambiati i tempi della città. Solo spostando di un'ora l'orario di inizio del sistema universitario si può incidere per il 10 per cento sull'afflusso di passeggeri nell'ora di punta». E spostando di solo mezz'ora altri comparti, la riduzione può arrivare addirittura al 20 per cento. E qui ritornano alla mente passate proposte di diversificare le tariffe dei biglietti a seconda degli orari. Perché, ha aggiunto Moretti, l'intervallo critico è dalle 7 alle 9 e acquistare costosissimi treni «per farli rimanere fermi nelle altre 22 ore della giornata non è certo un investimento redditizio».
«I numeri - ha detto Maroni - fanno capire quanto sia importante il tema del trasporto su ferro. Ogni giorno sui mezzi Trenord viaggiano in 670mila, 330 treni e 2.300 corse. I passeggeri in Lombardia sono una volta e mezzo quelli di Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna messi insieme». Di qui l'investimento di 527 milioni di euro in due anni per 30 treni Coradia a un piano Alstom, 19 Tsr a due piani AnsaldoBreda, 4 Flirt monopiano Stadler e 5 diesel Gtw Stadler per le linee non elettrificate. In tutto 302 carrozze per 21.600 posti a sedere. Ieri in Centrale è arrivato il primo Vivalto che percorrerà la tratta Mantova-Cremona-Milano: 847 posti a sedere, 1.450 occupando tutti gli spazi. A seguire, ha annunciato Del Tenno, «quelli per la Bergamo-Milano via Treviglio e la Brescia-Milano. Entro maggio 2015 saranno disponibili 39 nuovi treni, altri 14 entro dicembre 2015 e a inizio 2016 saranno in funzione tutti e 63». Abbassando l'età media del 50% dei treni circolanti a 7 anni. «Dobbiamo recuperare efficienza» ha spiegato Maroni chiedendo nuovi treni, ma anche puntualità e pulizia. «Operazioni da fare attraverso Trenord che ci vede alleati con Trenitalia». Una collaborazione da «rafforzare». E a proposito di alleanze, Moretti si è detto interessato alla fusione tra Atm e Trenord (50% Trenitalia e 50% Ferrovie Nord). «Nelle grandi città un'operazione industriale con Fs che abbia una dimensione anche economica e finanziaria di grande robustezza è una garanzia per lo sviluppo del servizio dei trasporti». E così Maroni ha dato l'ultimatum al sindaco Giuliano Pisapia che sull'argomento recalcitra.
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