«Facce inquietanti». La frase di Beppe Sala è diventata l'ennesima gaffe di una campagna elettorale che si fa in salita. Il candidato del Pd, in un'intervista a Repubblica Tv, ha scelto di continuare nell'attacco dell'avversario principale, Stefano Parisi. «Lui è più burocrate - ha detto - io sono più manager operativo». Parisi - ha proseguito «cerca di confondere i piani ma non siamo uguali. Dietro lui ci sono facce inquietanti». Dal centrodestra è arrivata una risposta ironica, quindi ancora più efficace. Sala mostra «segni di nervosismo»ha rilevato Bruno Dapei, ex presidente del consiglio provinciale ora capo staff di Parisi. «Se a inizio marzo - ha detto commentando le parole dell'ex commissario Expo - Sala è già così nervoso da definire burocrate l'ex ad di Fastweb che è stato direttore generale della giunta Albertini e di Confindustria e il fondatore di Chili tv, cosa ci dobbiamo aspettare a giugno? Dirà che è l'ambasciatore dell'Isis in Italia». Anche Maurizio Lupi ha risposto a Sala ma sono stati gli eletti milanesi del centrodestra a dar vita a un gioco «virale» per rispondere con ironia: hanno pubblicato le foto delle loro «facce inquietanti».
Intanto domani Forza Italia torna in piazza: «Saremo nelle periferie abbandonate dal centrosinistra tra insicurezza e degrado - ha detto il coordinatore Fabio Altitonante - ma anche in piazza San Babila, per raccogliere le richieste dei cittadini e dei commercianti nella zona bloccati dai cantieri».AlGia«Facce inquietanti», il boomerang di Sala
Gaffe del candidato Pd ma il centrodestra replica con ironia. Domani gazebo azzurri
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