Oltre 120mila bracciali falsi in pizzo macramè, copie di quelli commercializzati dalla società Arnaldo Caprai, depositaria del marchio Cruciani, sono stati sequestrati dai militari della Guardia di finanza di Milano nel corso dell'operazione «Pulsera» (braccialetto in spagnolo), che ha interessato Lombardia, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo e Sicilia. Le indagini erano cominciate nello scorso luglio con la collaborazione del patron della società di moda e in un caso, dopo un sequestro effettuato a Milano, è stata ricostruita l'importazione via aerea direttamente dalla Cina di un quantitativo di merce successivamente venduto. Sebbene siano stati 120 mila i braccialetti sequestrati nel corso dell'inchiesta si ritiene che il risultato più importante sia stato l'essere giunti ad individuare chi produceva e distribuiva la merce falsificata.
Gli accessori contraffatti, prodotti o importati, erano commercializzati in larga scala, e a prezzi sensibilmente inferiori, in numerosi punti vendita, anche della grande distribuzione, sparsi su tutto il territorio.
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