«Alla festa dell'Arena solo una minoranza Il sindaco non vada»

Continua a far discutere la scelta del sindaco di rifiutare l'invito del Caim, il coordinamento della comunità islamiche milanesi, che avrebbe voluto ospitare il primo cittadino alla festa di Id al Fitr in programma all'Arena. Ma spesso si dimentica che il mondo islamico, anche milanese, è tutt'altro che un monolite. Anche se si tende a far coincidere i musulmani con le comunità più visibili, spesso le più problematiche, in realtà le realtà associative musulmane sono molte, diverse per riferimenti etnici, politici e religiosi. Non meno importante della festa organizzata dal Caim all'Arena sarà quella della Casa della cultura di via Padova, che si dividerà fra il Palalido e via Cambini. «L'anno scorso eravamo 15mila al Palalido - dice il direttore Mahmoud Asfa - quest'anno non so, ma saremo tanti. All'Arena non credo che saranno molti di più di 5mila». Insomma, dentro il mondo musulmano le divisioni e le rivalità restano, anche se sottotraccia. E dunque un riconoscimento del Comune a una sola di queste realtà sarebbe stato mal visto da altre.

«Il sindaco è stato intelligente - dice infatti Asfa - ha fatto bene a non andare all'Arena, perché allora avrebbe dovuto dividersi fra tutte le varie sedi della festa, che sono non meno di 6-7. E non potendo fare miracoli, non ci sarebbe riuscito. Ha fatto bene a non interrompere le ferie». Al Palalido andrà l'assessore Lucia De Cesaris.

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