Fiamme per una sigaretta, muore nel rogo di casa

Fiamme per una sigaretta, muore nel rogo di casa

Aveva riempito la casa di oggetti di ogni genere, stipati contro i muri con una tale determinazione e costanza che a malapena ci si poteva passare. Per questo è veramente un'impresa per i vigili del fuoco stabilire le cause dell'incendio scoppiato ieri mattina in un appartamento al quarto piano di via Ponte Seveso 38, un condominio privato. Il padrone di casa - Carlo S., un uomo di 65 anni con qualche evidente problema di depressione e che viveva solo - era già morto per asfissia quando sono intervenuti i pompieri che hanno ritrovato il suo cadavere nel corridoio del bilocale, tra la porta della camera da letto e qualla del soggiorno. In un primo tempo il palazzo è stato fatto evacuare. Quindi i pompieri, visto che le fiamme sono divampate solo nell'appartamento di Carlo S. danneggiando però pesantemente il soffitto, hanno dichiarato inagibile l'appartamento del piano superiore, al quinto, ma hanno fatto rientrare in casa tutti gli altri inquilini.

«Le cause dell'incendio, nato e sviluppatosi sicuramente dalla camera da letto, non sono da imputare all'impianto elettrico, tuttavia non siamo ancora in grado di stabilire che cosa abbia dato origine alle fiamme - spiegano i vigili sul posto -. In casi come questi le cause possono essere tante: una candela lasciata accesa o una sigaretta, visto che in questo caso la vittima era un fumatore. Considerate le condizioni psichiche della persona in questione non escludiamo nemmeno il gesto volontario».

Descrivendo Carlo S., infatti, i vicini parlano di un uomo solo, senza lavoro da tempo, che se ne stava rinchiuso in casa tutta la giornata per uscire a passeggiare solo la sera la sera. I rapporti con gli altri condomini erano ridotti all'osso soprattutto da qualche tempo, cioè da quando l'anziana madre era stata ricoverata in una struttura sanitaria per qualche grave patologia.

Una

storia di solitudine, di disperazione, di estrema incuria dovuta a una totale mancanza di contatti con il prossimo. In quest'ambito è maturato l'incidente, che potrebbe essere anche un suicidio,. Forse non lo sapremo mai.

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