Il Crt/Teatro dell'Arte parte con una programmazione nuova: «C'è bisogno di recuperare novità e freschezza», dice Severino Salvemini, presidente della fondazione che indirizza il palcoscenico della Triennale. Ancora in assenza di una campagna abbonamenti vera e propria e al vaglio di altre novità da qui a dicembre la stagione rivela qualche piacevole sorpresa. Come «Go.Go.Go» del russo Aleksandr Sokurov, il regista considerato l'erede di Tarkovkij (dal 7 al 30 ottobre): un'opera basata sul dialogo tra due prigionieri, il romano Publio e il barbaro Tullio, che è una riflessione sulla libertà e sul senso della sopravvivenza.
Tra gli altri appuntamenti, dal 4 al 15 novembre, «JazzMi», festival di musica jazz, e poi diversi spettacoli dedicati alla danza, come il progetto «Exister_16», dal 13 al 18 dicembre, e all'opera (il «Don Giovanni» firmato dalla Formasetti). A ottobre i Fratelli Dalla Via propongono la loro «Drammatica elementare» mentre a dicembre da non perdere «Il Signor Bonaventura», messa in scena del teatro Alkaest. FAmFondazione Crt riparte da Sokurov
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