La Regione fa i vaccini (108mila martedì, ieri è stata superata quota 10,5 milioni) e il Comune fa le polemiche. È uno schema che semplifica, è vero, ma sintetizza la polemica innescata ieri, a freddo e per l'ennesima volta, da Palazzo Marino, sul camper regionale per vaccinare gli over 60 nei Comuni della Lombardia.
In genere piuttosto silenziosa sui temi della sicurezza - quelli che competono alle sue deleghe - è stata la vicesindaco Anna Scavuzzo, di primo mattina, ad accusare Palazzo Lombardia, attaccandosi al camper che l'assessorato al Welfare aveva annunciato di voler mettere in pista per vaccinare gli over 60 ancora scoperti. L'iniziativa della Regione aveva subito incuriosito e attratto i Comuni, tanto che i sindaci del centrosinistra della Città Metropolitana due giorni fa hanno rivolto uno strano appello alla vicepresidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, dopo aver saputo che aveva contattato il sindaco di Milano, a questo proposito: «Aspettiamo di essere contattati a breve per avviare la medesima collaborazione, perché anche negli altri territori oltre Milano vivono gli over 60 e anche in queste aree è presente la variante Delta».
Scavuzzo si è presa la briga di rispondere comunicando un presunto «dietrofront». «Con rammarico - ha ironizzato Scavuzzo - rassicuriamo i sindaci della Città Metropolitana che hanno firmato l'appello rivolto a Regione Lombardia perché il camper vaccinale raggiunga anche i loro Comuni: non girerà nessun camper vaccinale neanche a Milano. Istanze sacrosante quelle dei Sindaci, che si sommano alle nostre, che ci avevamo sperato, e invece no. Regione Lombardia ha fatto marcia indietro». Scavuzzo ha garantito che il Comune era pronto a «mettere in strada anche un camper aggiuntivo della nostra Protezione Civile». «Pare che l'assessora Moratti - ha concluso - ce lo farà utilizzare solo per la distribuzione di volantini».
La Regione ha smentito seccamente ogni ripensamento: «L'affermazione secondo la quale non girerà alcun camper vaccinale nella città di Milano - ha precisato l'assessorato al Welfare - è falsa e totalmente priva di fondamento». Confermato l'impianto della proposta, Palazzo Lombardia ha semmai svelato che proprio il capoluogo è il punto debole della campagna vaccinale. «Il Comune di Milano ha una percentuale di copertura vaccinale di cittadini over 60 pari all'81,4% contro l'86,4 della media regionale. Ragione per la quale la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha proposto una collaborazione istituzionale al sindaco Giuseppe Sala. Così da avviare una campagna vaccinale mobile in città con l'obiettivo d'incentivare a vaccinarsi il numero più elevato possibile di quanti non hanno ancora aderito».
In effetti sono circa 78mila i cittadini milanesi non ancora vaccinati o prenotati. Sulla base delle disponibilità, Areu ha predisposto un calendario che va dal 16 al 31 luglio e tiene conto degli impegni già assunti dalle équipe nell'area del Comune di Milano. «Al momento - sottolinea l'assessorato - alcuni centri vaccinali mobili sono ancora coinvolti in iniziative di vaccinazione al domicilio.
Oltre che per facilitare l'immunizzazione di homeless e senza fissa dimora presso mense, dormitori, associazioni e per strada».Il vaccino proposto sarà il monodose Johnson & Johnson. La fascia oraria di somministrazione tra le 9 e le 17. L'accesso sarà libero, senza prenotazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.