Sono comparsi dappertutto. Sulle vetrine dei negozi, sulle cesate del cantiere, sui banconi di bar e pasticcerie. I necrologi bianchi e neri delle dimensioni di un volantino annunciano la morte della via Foppa. Ad affiggerli i commercianti della via esasperati per la situazione in cui si trovano. Per via dei cantieri di M4, infatti, la via che collega piazza Bolivar e via Lorenteggio con viale Coni Zugna e la Cerchia dei Bastioni, infatti, è stato interrotto in tre punti: nel tratto tra Coni Zugna e via Montevideo e Caravaggio, ancora nel tratto tra via California a via Moisè Loria e nel pezzetto compreso tra via Washington e piazza Bolivar. Il risultato della chiusura totale al traffico è la morte della strada commerciale. Non solo, se la via è inaccessibile al traffico privato, non è nemmeno percorsa dai mezzi pubblici. «Avevamo chiesto che la 50 continuasse a servire anche la via Foppa, proprio per evitare la desertificazione - spiega Orietta Colacicco, anima del Comitato Foppa Dezza Solari - avevamo chiesto almeno una navetta per mantenere il collegamento ma non siamo stati ascoltati e ora da via Foppa non passa più nessuno. Per di più le cesate «parlanti», che riportano le insegne dei negozi, sono inutili e abbandonate al degrado».
L'incertezza sul futuro non aiuta certo i piccoli esercizi commerciali a resistere o riuscire a fare qualsiasi tipo di investimento: «I lavori sono in ritardo di un anno e questo è noto - continua Colacicco - ma non è stato nemmeno pubblicato il cronoprogramma dei lavori, cosa che chiediamo da tempo». Settimana scorsa l'assessore alla Mobilità Marco Granelli parlava di fine ottobre, appunto, per la pubblicazione della scansione temporale dei lavori della linea blu, ma di più non è dato sapere.
Che fare? I negozi piano piano stanno chiudendo: hanno abbassato la serranda Il Bistrot del tempo perso, i Gelati di Naninà, il negozio di ottica e stampe, il piccolo showroom Filosofie d'Interni, si aspetta solo di vedere chi sarà il prossimo. Senza contare che via Lorenteggio si trova nella tassa situazione.
«Negozi e residenti soccombono mentre Palazzo Marino guarda altrove - polemizza Carlo Goldoni, consigliere del Municipio 6 (Lega) -. I lavori M4 stanno infatti causando la chiusura di esercizi commerciali e gravi problemi ai nostri concittadini della zona». «Siamo pronti a riproporre nuovi sostegni economici per chi deve subire i danni del cantiere per un bene destinato a tutta la città» incalza il capogruppo della lega in Comune Alessandro Morelli.
Da piazza Scala ricordano i 6 milioni di euro erogati tramite bando per i negozi danneggiati dai cantieri lungo tutta la tratta
della linea blu. Parte dei fondi erano a sostegno delle spese vive dei commercianti, parte come rimborso fino all'80 per cento per eventuali investimenti sostenuti, e un terzo per aiuti e spazi a chi optava per il trasloco.
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