Un ex generale dell'Arma dei carabinieri nel cruciale assessorato a Territorio e Urbanistica, ma Nazzareno Giovanelli avrà anche competenze sulla Casa, quelle che furono di Domenico Zambetti, arrestato con l'accusa di aver comprato voti dalla 'ndrangheta. E a guidare la Sanità il medico paziente, oncologo da dieci anni malato di Sla, Mario Melazzini. Sono alcuni dei nomi della nuova giunta che traghetterà la Regione alle elezioni. Quando? Roberto Formigoni, presidente della Regione, parla di «dimissioni dei consiglieri del Pdl venerdì prossimo». Ma il consiglio è già convocato fino a martedì 30 e la Lega insiste per andare fino in fondo nella modifica della legge elettorale.
La giunta elettorale è stata ridimensionata. Undici assessori al posto dei precedenti sedici, un solo settegretario (erano quattro) e un consigliere delegato. Tre le conferme: il vicepresidente della Regione, Andrea Gibelli, leghista, con delega a Industria e Artigianato, la pidiellina Valentina Aprea, che si è vista raddoppiare le competenze (Occupazione e Formazione oltre che Cultura e Istruzione), il formigoniano Romano Colozzi, assessore al Bilancio. E poi c'è il fedelissimo di Formigoni, Paolo Alli, che rimane sottosegretario all'Expo.
Sette coloro che possono vantare la qualifica di professori. Alle Infrastrutture va Andrea Gilardoni, docente della Bocconi, presidente dell'Amsa durante la giunta Formentini.
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