Forza Italia, vertice di big A gennaio arriva Berlusconi

Il 16 e il 30 gli eventi per lanciare la campagna Romani: «Con Sallusti il partito prende più voti»

Sabrina CottoneTasse,sicurezza, casa, welfare. Sono i temi su cui intende puntare Forza Italia nella campagna elettorale per Palazzo Marino. «Aspettiamo che Silvio Berlusconi, insieme agli altri leader del centrodestra, sciolga le riserve sul candidato sindaco» dice Mariastella Gelmini, al termine della riunione del Tavolo Milano con parlamentari e esponenti politici locali di primo piano in Forza Italia.Un tavolo operativo, che ha fissato i due appuntamenti di gennaio. Il primo il 16 gennaio: un bis dei gazebo di Forza Italia in tutta la città, dal centro fino alle periferie. E poi il 30 gennaio tavoli tematici sui temi del programma: sviluppo urbano, ambiente, trasporti, servizi sociali, atteso anche Berlusconi. Momenti di ascolto della città e di proposta politica, spiega il coordinatore cittadino, Fabio Altitonante: «Sarà un fine settimana interamente dedicato alla Milano del futuro. Abbiamo una grande squadra: il bomber arriverà». E Giulio Gallera, le cui ambizioni di correre non sono definitivamente tramontate, parla per fine gennaio di «una sorta di Leopolda del centrodestra». Ma l'attenzione, naturalmente, è rivolta ai nomi. Anzi, al nome del candidato. Sia Daniela Santanchè che Licia Ronzulli, vicina alla Lega oltre che a Berlusconi, durante la riunione si sono dette convinte che la persona su cui puntare sia il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti. Paolo Romani, presidente dei senatori, ha invitato a guardare ai sondaggi. «Al momento la candidatura di Sallusti è l'unica sul tavolo degli alleati - dice Romani -. Io sono favorevole perché, secondo i sondaggi, è il nome con cui Forza Italia raggiunge un risultato più elevato. Mi fa piacere per l'identità di Forza Italia, nell'ottica di un centrodestra che non sia schiacciato su Forza Italia e Fratelli d'Italia». Quanto al distacco da Sala, secondo Romani «va valutato il fatto che Sala è già partito e in corsa, mentre Sallusti no». Ad animare il dibattito la manifestazione di Marine Le Pen, a Milano il 28 gennaio. L'identità più o meno moderata del partito si gioca anche su scelte come l'avvicinarsi o meno al modello della destra lepeniana. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sarà sul palco al fianco della donna che ha fatto furore in Francia senza però sfondare al ballottaggio. Sul tema del radicamento di Forza Italia nel Ppe è intervenuto anche Stefano Maullu, mentre Laura Ravetto, presidente del comitato parlamentare su Schengen, ha insistito sulla gestione «fallimentare» dell'emergenza profughi da parte di Palazzo Marino.

Attesa dei militanti per Silvio Berlusconi, ieri alla cena di Natale organizzata da Luca Squeri con Daniela Santanchè a Desio. Seicento i presenti. Grande assente, per le vicende che lo vedono agli arresti domiciliari, l'ex vicepresidente della Regione, Mario Mantovani.

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