Fratelli d'Italia propone di scegliere subito il candidato sindaco del centrodestra e propone di sceglierlo col metodo delle primarie.
Primarie subito, dunque. Il partito di Giorgia Meloni le chiede galvanizzato dal voto europeo e per bocca di Riccardo Truppo, uno dei due nuovi responsabili milanesi del partito, che interviene sull'esito delle elezioni col collega Enrico Turato. «Dalle ultime elezioni europee - dice Turato - la realtà milanese del centrodestra ha espresso la necessità di dover svolgere delle primarie che possano così indicare quanto prima un candidato giusto ed apprezzato per il bene di tutti i cittadini milanesi: Fratelli d'Italia sarà della partita». I dati locali vengono letti anche nella prospettiva delle Comunali: «Il risultato incoraggiante delle elezioni europee - commenta Truppo -pone tutte le forze di centrodestra davanti ad una grande responsabilità per le Comunali 2021: non perdere questa occasione con candidature dell'ultimo momento. È necessario subito un coordinamento di area per fissare delle regole condivise sulla consultazione pubblica e avviare una fase di presentazione di candidature che possa portare i cittadini alle primarie entro un anno per essere pronti a designare il nome a settembre 2020».
Truppo traccia uno scenario delle questioni aperte in città. «Milano - dice per esempio - sta diventando una città preda dei capitali spesso stranieri e spesso anonimi a mo' di terra di conquista di speculatori economici senza anima». Ma elenca anche il tema dei centri di accoglienza, l'urbanistica e il misterioso piano sugli scali ferroviari, «oggetto ogni mese di idee progettuali mutevoli», il progetto di riapertura dei Navigli su cui Fdi chiede un referendum, e ancora il tema dei luoghi di culto islamici «che il sindaco dell'inclusione posizionerà a suo piacimento rigorosamente nelle periferie dove ci sono problematiche sociali già ben radicate».
«Milano - conclude il responsabile cittadino e consigliere di Zona 2 - è davanti a tanti possibili futuri e scenari. La figura del candidato sindaco sarà determinante. Così come determinante sarà l'ascolto rivolto alle associazioni e ai comitati di cittadini attivi. Il nostro candidato sindaco lo immagino serio, credibile, di grande esperienza professionale ma anche politica: questo un binomio non più divisibile».
«Competenza professionale ma anche politica - conclude Truppo - con all'attivo risultati personali o amministrativi indubbi e conosciuti. Si aprano le candidature, si selezioni una rosa di nomi e si faccia decidere ai milanesi il proprio candidato entro un anno: così avremo il sindaco di tutti i milanesi».
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