Anche i «Fratelli d'Italia» sostengono la corsa di Roberto Maroni a presidente della Regione. C'erano pochi dubbi, visto che proprio Ignazio La Russa, leader del neonato movimento del centrodestra, era stato fra gli artefici del patto Pdl-Lega fra elezioni politiche e regionali. Ora è ufficiale. Gli ex An restano saldamente parte della coalizione guidata da Silvio Berlusconi, anche per il Pirellone. Niente candidati di bandiera, dunque, ma una sfida vera e bipolare, al grido di «Mai Monti bis» e «Mai con la sinistra». «Per noi - ha spiegato ieri proprio La Russa - è stata un sacrificio non candidare Viviana Beccalossi alla presidenza della Regione, ma lo facciamo perché quando diciamo mai con la sinistra sappiamo che è necessaria una coalizione più ampia possibile per battere la sinistra».
«Centrodestra nazionale» è il secondo nome del movimento. E garantisce una sorta di bilanciamento con le istanze federaliste della Lega, che si concretizzano nella richiesta del 75% di tasse da trattenere dove sono prodotte, in una macro-regione del Nord formata dall'arco Piemonte-Lombardia-Veneto. «Nel nostro programma - dicono - c'è anche la questione delle tasse che devono restare alle Regioni. Stiamo cercando di fare in modo che non siano solo parole e faremo in modo che ci sia un fondo di garanzia da destinare a tutte le Regioni». «Della secessione la Lega non parla più - spiega Romano La Russa, ex assessore regionale - del 75% discuteremo, ma non dimentichiamo che ci sono Regioni che trattengono il 100% delle tasse. Quella proposta non è un problema, e la candidatura di un leghista non è un problema. Maroni è un ottimo candidato. Viviana sarebbe stata perfetta ma non ci mettiamo di traverso. E in Lombardia abbiamo governato non bene, ma benissimo, in questi anni».
Positiva era stata giudicata anche la candidatura di Gabriele Albertini, ma politicamente ha preso una piega diversa: «Ha fatto scelte scellerate - dice ancora Romano La Russa - Poi non dimentichiamoci che è europarlamentare, ha ottenuto un paracadute al Senato e si candida alla Regione. Mi è sembrato un comportamento poco nobile». «Mi spiace non aver seguito il mio istinto e non aver accettato la restituzione della sua tessera due mesi fa» ha confessato Beccalossi, ex coordinatrice Pdl.
Quanto alle liste, saranno ufficializzate domani alle 10 al teatro Nuovo nel corso di una manifestazione (oggi a San Babila ci sarà un gazebo per l'apertura della campagna elettorale) ma le indiscrezioni - accreditate - cominciano a circolare. Ignazio La Russa dovrebbe essere capolista in Lombardia 1, Beccalossi in Lombardia 2, Massimo Corsaro in Lombardia 3. Guido Crosetto andrà al Senato. Alla Camera i milanesi potrebbero trovare anche Riccardo De Corato, ex vicesindaco e oggi vicepresidente del Consiglio comunale (dove sta lavorando al gruppo autonomo). Beccalossi dovrebbe essere testa di lista a Brescia anche per le Regionali.
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