Gallera (Fi) e Osnato (Fdi) faranno ricorso, Majorino «orientato a pagare»

Ritirate, corrette, riemesse. Le multe ai politici per i manifesti elettorali abusivi durante la campagna 2011 per le Comunali hanno già fatto ampiamente discutere. Il primo a fare «outing» sullo sconto dopo che le ingiunzioni ad aprile sono state annullate per presunti vizi di forma e ricalcolate, è stato il sindaco. Con i nuovi criteri applicati dal vigili, che prevedono il cosiddetto «cumulo giuridico» per cui si pagano al massimo tre multe per un tabellone invaso da decine di poster, e la «responsabilità giuridica» con cui sono state scaricate sui partiti sanzioni prima intestate ai singoli candidati, Giuliano Pisapia è passato da 420mila euro a 28mila, un ribasso del 93%. Il sindaco ha già detto che «pagherà tutto» e ritiene «non costituzionale» la norma che impedisce agli eletti di fare ricorso contro l'ente che amministrano a meno di dimettersi. Una legge contestata da chi già annuncia - come il consigliere di FI Giulio Gallera o l'Fdi Marco Osnato - che farà comunque battaglia legale perchè «non c'è automatismo tra ricorso e decadenza, a meno che - spiega il forzista - non sia l'amministrazione a pretenderlo in via discrezionale, e sarebbe folle».Dopo il sindaco, si svela l'elenco degli sconti ed è abbondantemente bipartisan. Sanzione dimezzata ma ancora da capogiro per Manfredi Palmeri, ex candidato sindaco del terzo polo e membro del consiglio comunale: passa da 769mila euro a 313mila. Le multe dell'ex sindaco Letizia Moratti sono intestata a Laura Girard, committente per il comitato elettorale: da 159mila a 37mila euro. Giulio Gallera scende da 89mila a 52mila euro ma conferma il ricorso, «erano negli spazi elettorali, c'è una erronea interpretazione del regolamento della pubblicità da parte dei vigili, per le campagne non va chiesto il permesso preventivo nè il bollo». Si dimetterà per ricorrere? «Non è necessario e lo dimostrerò». É «orientato a pagare» l'assessore Pierfrancesco Majorino (passato da 112mila a 43mila euro). Multa dimezzata (da 14mila a 7mila) per il collega Pierfrancesco Maran . Il socialista Roberto Biscardini passa da 81mila a 26mila euro, Marco Osnato (Fdi) da 224mila a 70mila, Pietro Tatarella (Fi) da 42mila a 17mila, l'ex assessore Stefano Boeri da 89mila a 35mila. Note anche le multe degli ex candidati non eletti: Edoardo Croci (da 69mila a 18mila euro), Sara Giudice (da 14mila a 7mila), Benedetta Borsani (da 179mila a 76mila), Magdi Allam (da 22mila euro a 320), Stefano Pillitteri (da 33mila a 6mila), a carico di Barbara Ciabò 39mila euro, di Anton Luca Romano 115mila, di Milly Moratti 21mila.

Maxi sconto bipartisan anche ai partiti: Pd (da 496mila a 147mila euro), Sel (da 299 a 81mila), Lega (da 1 milione 29mila euro a 364mila), Pdl (da 1 milione 58mila a 108mila), Rifondazione Comunista (da 479mila a 58mila), Idv (da 150mila a 21mila), Pli (da 144mila a 26mila) e Nuovo Psi (da 137mila a 11mila).

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