Chiara Campo
Il Comune di Milano acquistò nel 1934 la villa di Ceramo d'Intelvi, sul lago di Como, per 100mila lire. Rivalutando la cifra secondo i dati Istat, sembra che oggi quella che sembra una manciata di soldi varrebbe circa 210 milioni di euro. Un bell'affare a lungo termine insomma. Diciamo pure che la giunta Pisapia in scadenza si accontenterebbe di incassare la base d'asta: 1,340 milioni di euro. Il 30 maggio si chiude il bando per vendere un complesso immobiliare liberty di circa 1.800 metri quadrati, che risale ai primi del Novecento ed è composto da villa padronale di tre piani di circa 1.800 metri quadri con giardino e un piccolo fabbricato a uso foresteria. A Palazzo Marino sperano (ma non sono convinti) che si presenterà almeno un'offerente. Il piano era partito già nel 2013 con l'allora assessore al Demanio Lucia Castellano ed è stato ereditato dalla collega di giunta Daniela Benelli. Fino al 2012 il complesso che si snoda tra via Roma e via Rivolta Grazioso, vincolato dalla Sovrintendenza, era assegnato in comodato d'uso gratuito all'Ospedale «Guido Salvini» di Garbagnate, che ha usato la villa come casa di riposo dei dipendenti. Dopo la rinuncia da parte della struttura sanitaria e la ripresa in carico da parte del Comune, l'immobile è rimasto inutilizzato e se la vendita andrà in porto si eviterà che diventi l'ennesimo edificio abbandonato e il Comune metterà in cassa un'entrata utile alla prossima amministrazione. Le buste saranno aperte il 31 maggio.
E ieri la giunta ha aperto anche l'ultimo bando per l'assegnazione di quattro spazi ai piani alti della Galleria Vittorio Emanuele. Si tratta di quattro ex alloggi, il primo lotto di 194 metri quadrati si trova al primo piano di piazza Duomo 21, ha un affaccio prevalente sulla piazza e comprende un terrazzo. La base d'asta è di 85.360 euro all'anno. Il secondo spazio (formato da tre unità per un totale di 249 metri quadrati) è invece al quarto piano sempre di piazza Duomo 21 e la base è di 99.600 euro. Il terzo bando riguarda 111 metri quadrati al quarto piano del Salotto (base d'asta 46.620 euro annui). Infine, con una base di 110.500 euro, il Comune mette all'asta due unità in via Silvio Pellico 6 che attualmente sono separate, ma unibili tra loro mediante l'eliminazione del cunicolo di scarico delle acque meteoriche. A questo ultimo spazio compete anche la porzione soprastante del sottotetto, che attualmente non è agibile ma potrà essere modificata e utilizzata dopo interventi di rifacimento della copertura. Durante il mese di giugno sono programmati i sopralluoghi e le offerte per tutti i lotti dovranno arrivare entro le ore 12 del 4 luglio, la scadenza fissata da questa giunta (e sar la prossima ad ereditare ad aprire le buste). In tutti i casi, la durata della concessione d'uso è di diciotto anni.
Gli spazi potranno essere usati solo per uso commerciale o terziario, escluse le attività di sexy shop, money transfer, phone center, sala giochi, centro massaggi, agenzia di raccolta scommesse e laboratori di produzione alimentare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.