Generazioni a Brera: sul treno dell'arte sfida pittori-docenti

Generazioni a Brera: sul treno dell'arte sfida pittori-docenti

Tre coppie di artisti, con stili e storie diverse, accomunati da una passione: Brera come luogo dove praticare, insegnare e discutere d'arte. E proprio Artisti a Brera. Una generazione s'intitola il ciclo di mostre ideato dalla Galleria Antonio Battaglia che da qui a maggio anima gli spazi di via Ciovasso con una serie di doppie personali per presentare al pubblico il lavoro di sei pittori-docenti in Accademia. Un modo per dimostrare che l'arte, prima di insegnarla, deve essere vissuta sulla propria pelle, anche nel confronto con gli allievi. Come leggere altrimenti il tema del progetto di Aldo Spoldi e Nicola Salvatore intitolato Il treno della speranza? Colorata e giocosa, la locomotiva di Salvatore e Spoldi è un'installazione che segue gli spazi della galleria e che comprende una dozzina di sagome. Sono i vagoni del treno, ideati e dipinti da alcuni dei loro studenti che hanno riflettuto sulle proposte creative dei docenti. Spoldi e Salvatore citano Senofonte quando pensano alla loro idea di didattica: il filosofo greco era solito dire ai suoi allievi «Io vi dò quello che ho - la mia esperienza, il mio mestiere - ma voi mi rimorchierete da anziano». Una locomotiva blu e una rossa trainano metaforicamente dei rimorchi appesi alle pareti della galleria: sono le opere dei giovani artisti, che rispecchiano lo stile dissacrante e ironico dei due maestri. Si tratta dunque di una doppia personale, ma anche di una doppia collettiva, perché tanti e diversi sono i “vagoni” firmati dai giovani studenti di Brera (fino al 4 marzo, da martedì a sabato e su appuntamento).

La mostra riflette così sul ruolo delle accademie in Italia, oggi: a seguire, le doppie personali di Pietro Coletta e Gaetano Grillo (dal 6 al 22 marzo) e poi di Omar Galliani e Franco Marrocco (dal 15 aprile al 10 maggio).

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