Non bastano gli eventi buonisti dell'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino - vedi i migranti arruolati per raccogliere le foglie del parco con Amsa - per distogliere l'attenzione dei residenti da uno stato di degrado del parco che dura da anni ed esplode d'estate. Questa volta è il consigliere di Forza Italia nel Municipio 1 Giampaolo Berni Ferretti con i colleghi Mattia Pozzi e Federico Benassati ad accendere un faro sulla situazione dei Giardini Montanelli, trasformati in un centro profughi che si allunga fino ai bastioni di Porta Venezia, questi sì indicati nei giorni scorsi anche da Majorino come una zona di sosta per circa duecento transitanti. Si tratta di extracomunitari che arrivano dal sud e non chiedono asilo politico in Italia ma vogliono proseguire il viaggio verso la Germania e l'Austria. Dopo aver presentato lo scorso agosto un'interrogazione che portò allo sgombero dei giardini di corso Venezia, Berni Ferretti ci riprova. Ha presentato una nuova interrogazione al sindaco Beppe Sala, all'assessore Majorino e al presidente Pd del Municipio 1 Fabio Arrigoni sullo stato del parco.
Nel lungo preambolo l'esponente azzurro con i colleghi richiama la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status di rifugiato che detta diritti e doveri sia degli Stati che dei richiedenti asilo, e ricorda che «nelle decisioni dei tribunali amministrativi tedeschi di evidenziava la penosa condizione abitativa cui sono costretti i profughi in Italia, ridotti assai spesso alla condizione di senzatetto». La situazione dei Giardini Montanelli è ovviamente una e non l'unica area critica per effetto degli arrivi incontrollati (almeno fino al blocco dei porti fatto scattare dal neo governo Lega-5 Stelle), ma visto che si tratta di un parco tutelato dalla Sovrintendenza e di una meta anche turistica, secondo il centrodestra non si può tollerare oltre la distesa di sacchi a pelo e coperte, in sintesi come venga utilizzato come dormitorio a cielo aperto. Forza Italia allega all'interrogazione una serie di foto attuali e del passato che bastano a descrivere l'emergenza. «Per quanto tempo il Comune - domandano i consiglieri - intenda tollerare la presenza di bivacchi e di accampamenti?».
Da un'area verde all'altra, il consigliere della Lega nel Municipio 3 Gianluca Boari ha effettuato due giorni fa un sopralluogo al parco Lambro con i cittadini di Lambrate Informa per verificare nuovamente la situazione dei controlli contro il fenomeno del commercio abusivo, anche di alcolici, da parte di sudamericani. Il centrodestra e i comitati contestano da tempo le feste e i mercatini abusivi durante il weekend. Anche domenica, riferisce Boari, «erano presenti solo due pattuglie di Polizia locale, quattro vigili in tutto». Peraltro c'era un presidio fisso solo su via Feltre e non all'ingresso di via Pusiano «dove era parcheggiato il camion degli abusivi da cui scaricavano alcolici che poi, con ausilio di carrelli, portavano dentro il parco.
Il pattugliamento teoricamente dovrebbe avvenire tutto il giorno ma in realtà è assente nelle ore centrali, quelle più delicate del pranzo. Serve un intervento serio ed efficace del Comune, blitz e sequestri. Lì l'abusivismo regna indisturbato».
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