«Istituiamo una Commissione ad hoc sulla candidatura di Milano alle Olimpiadi invernali del 2026 e lasciamo che a guidarla sia un consigliere 5 Stelle, in modo che abbiano uno strumento istituzionale che li rassicuri sui futuri passaggi». É il consigliere di Forza Italia Pietro Tatarella a lanciare la proposta per convincere i grillini a non votare contro la delibera di appoggio alla candidatura che approderà oggi alle 17.30 in Commissione e domani in consiglio. Il Coni attende il documento entro il 23 e mentre a Torino l'aula è nel caos, a Palazzo Marino solo Basilio Rizzo (Milano in Comune) e i consiglieri M5S potrebbero non votare contro ma astenersi. E Tatarella sostiene che «sarebbe auspicabile il voto favorevole di tutti i gruppi politici. È importante per la nostra città poter vincere questa partita» contro Torino e Cortina «perché consentirebbe a Milano di crescere ancora di più e diventare sempre più attrattiva». Il capogruppo Fabrizio De Pasquale anticipa che tutta Fi è d'accordo con Tatarella. Anche il sindaco Beppe Sala ieri ha auspicato la piena condivisione: «Mi auguro che il consiglio sia tutto con noi. Ribadisco che probabilmente il Coni non riuscirà a prendere una decisione nella seduta del primo agosto, si andrà al 10 settembre. E Milano è l'unica che si è detta disponibile a lavorare con le altre, purchè sia capofila, ma vedo un atteggiamento di totale chiusura dall'altra parte. L'atteggiamento dei 5 Stelle? É spiacevole, non illudiamoci che la città scelta dopo vinca in modo automatico, Stoccolma è fortissima e non ha mai avuto i Giochi. Assegnarl a Torino che li ha ospitati nel 2006 sarebbe come dire che Londra può riavere le Olimpiadi estive nel 2032, il Cio al di là dei dossier fa scelte che hanno un senso anche dal punto di vista politico. La vedo veramente difficile». E l'assessore allo Sport Roberta Guaineri sottolinea che Milano «è una città potrebbe essere agevolata dal dossier sulla sicurezza, tutela moltissimo, l'abbiamo sperimentato con Expo- É un know how che la città ha acquisito e la caratterizza rispetto alle altre due contendenti, che in realtà non hanno esperienza o addirittura hanno esperienze negative». Il riferimento è agli incidenti nel luglio 2017 in piazza San Carlo a Torino durante la notte della Champions. Un affondo ben piazzato dall'assessore.
Durante la proiezione sul maxischermo della finale le ondate di panico provocarono oltre 1.500 feriti e la morte di una donna, la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio della sindaca Chiara Appendino oltre a 14 indagati per reati di disastro, lesioni e omicidio colposo.
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