Un decalogo per mettere in guardia dagli effetti collaterali del gioco d'azzardo. Lo dovranno esporre tutte le ricevitorie di scommesse ippiche e sportive, le sale da gioco e le tabaccherie con slot machine al loro interno. A promuovere la campagna di prevenzione dalla dipendenza da gioco è l'Asl che mette le mani avanti rispetto ai dati dell'ultimo periodo, in base ai quali, sembra essere in aumento il numero dei dipendenti dalle scommesse, come accade nei peggiori periodi di crisi economica. Nei prossimi giorni il dipartimento dipendenze pubblicherà sul sito il materiale necessario a informare i cittadini.
«Giocare d'azzardo - si legge nella prima voce del decalogo - non significa essere ammalati di gioco ma il gioco può degenerare dipendenza, lasciando spazio alla necessità continua e morbosa di giocare e rischiare». L'avviso si rivolge anche ai parenti e agli amici delle vittime del gioco d'azzardo e li invita a segnalare i casi sospetti: «C'è irritabilità ed ansia se non si riesce a giocare. Si perde più denaro e si dedica al gioco più tempo di quanto previsto - spiegano i medici dell'Asl - Si negano spazio ed impegno agli affetti, alle responsabilità e ad altre forme di divertimento, di passione, di svago. Il rendimento lavorativo e scolastico si abbassa.
Insomma, l'Asl lancia l'allarme. E si mette a disposizione per corsi di disintossicazione dal gioco patologico e di prevenzione prima che la situazione economica delle famiglie degeneri.
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