di Paola Frassinetti*
Come ogni anno ci apprestiamo alla commemorazione dei duecento bambini rimasti uccisi in un bombardamento, durante la Seconda guerra mondiale, nella loro scuola elementare nel quartiere di Gorla. E come ogni anno ho la sensazione che questa tragedia sia conosciuta ancora troppo poco. Forse scontiamo troppi anni di silenzio, nei quali Gorla probabilmente era considerata una strage «da ricordare e per troppo tempo Gorla per molti milanesi è stata solo una fermata della linea rossa della metro. Quel 20 ottobre 1944 una formazione aerea angloamericana sganciò le bombe su quella zona popolosa priva di qualsiasi obbiettivo militare. Uno degli ordigni si abbatté sulla scuola elementare «. Sotto le macerie rimasero 205 bambini e il corpo docente. È triste constatare che i colpevoli di questa strage, benché conosciuti, non siano mai stati processati. Ogni anno il 20 ottobre a Gorla viene celebrata la messa a cui partecipano gli abitanti del quartiere e gli alunni che ora frequentano la Francesco Crispi alla presenza delle istituzioni; questo è un doveroso omaggio alle vittime di quel feroce bombardamento, in quanto è giusto ricordare con pari dignità tutte le vittime di un periodo storico che non può e non deve passare al vaglio di una morale e di una storiografia a geometria variabile.
Per questo ho deciso di proporre l'istituzione della Giornata del ricordo per i piccoli martiri di Gorla.
Sarebbe bello che in tutte le scuole d'Italia il 20 ottobre ci fosse almeno un momento in cui questi bambini vengano ricordati perché in un luogo dove avrebbero dovuto imparare a vivere, hanno invece trovato una morte atroce.*deputato Fratelli d'Italia
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