Graffiti, la sinistra sfotte chi pulisce

Il sindaco Pisapia snobba l'iniziativa e sul web impazzano commenti ironici contro i volontari

Graffiti, la sinistra sfotte chi pulisce

I bimbi di via Bergognone hanno giocato a fare gli imbianchini, coprendo con mamme e maestre le scritte che deturpavano la scuola. In via Cittadini i detenuti di Opera e Bollate hanno contribuito alle pulizie. E a Quarto Oggiaro, residenti italiani e stranieri insieme dopo aver rinfrescato le facciatedelle case popolari sono passati agli androni. Affreschi di «Bella Milano», il cleaning day promosso ieri dal Comune. Ma alle operazioni ha partecipato solo mezza giunta, si è defilato il sindaco Giuliano Pisapia e la sinistra vicina a quei centri sociali che ad ogni corteo imbrattano i muri con slogan e insulti hanno contestato apertamente l'iniziativa. E hanno «sfottuto» quei ripulitori che, d'accordo con il consiglio di zona 1, in piazza Santissima Trinità hanno cancellato parte del disegno che Pao aveva creato nel 2001 su richiesta di abitanti e commercianti. Repubblica ha ripreso in un video la lite tra volontari e residenti. Il capogruppo di Sel in Comune, Mazzali, riferendosi agli anti-writer ironizza: «Speriamo di salvare almeno il Cenacolo di Leonardo». Dando il via a slogan sul web («iostoconleonardo» e così via). L'assessore Maran chiede scusa a Pao.

Chiara Campo a pagina 2 e 3

E poi scopri che, di fatto, Expo già chiude a mezzanotte. In barba alle polemiche sugli orari tra il commissario Sala e il sindaco Pisapia, i visitatori se ne infischiano degli annunci di chiusura ed escono dal sito già ben oltre le 23. Quasi 100mila al giorno gli ingressi dopo le 19.

Giardiello non parla: chiuso nel silenzio della sua cella del

carcere di Monza, guardato a vista per evitare che si ammazzi. Perché non parli. E così nel frattempo l'inchiesta va avanti tra mille difficoltà, aggiungendo tasselli. Ora l'ipotesi è che l'arma fosse nascosta nel palazzo.

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