Grandi manovre nel centrodestra, massima prudenza nel Pd. Il flop di domenica scorsa in Regione Sicilia ha frenato le ambizioni di parecchi piddini milanesi che sognavano il salto in Regione o al Parlamento nel 2018. Mesi fa mezza giunta Sala sembrava pronta a fare le valige, oggi l'unica che starebbe prendendo seriamente in considerazione la proposta di candidarsi in Regione è l'assessore dem alla Sicurezza Carmela Rozza. Il collega alla Mobilità Marco Granelli è frenato dalla scelta di Fabio Pizzul di rimanere in Lombardia - dovrebbero spartirsi i voti cattolici - e per lo stesso calcolo la strada verso Roma è sbarrata dalla ricandidatura di Ezio Casati e Mauro Covacich. Col rischio di una performance poco brillante del centrosinistra alle Politiche, anche l'assessore renziano Pierfrancesco Maran (per ora) resta ancorato a Palazzo Marino. Il collegio di Milano è blindato per i deputati e senatori uscenti Lia Quartapelle, Emanuele Fiano, Simona Malpezzi, Franco Mirabelli, Emilia De Biasi, Francesco Prina. Da considerare poi la variabile new entry, tra i nomi più papabili della società civile con il Pd c'è il virologo del San Raffaele Roberto Burioni, contestato dai no-Vax. Non si ricandiderà in Regione la Pd Sara Valmaggi e non è esclusa la corsa a Roma. Tenterà il bis in Lombardia invece Carlo Borghetti e in lista per il Pirellone ci sarà il coordinatore metropolitano del Pd Pietro Bussolati. Dal consiglio comunale starebbero pensando al salto Diana De Marchi e Paola Bocci. Il capogruppo Pd Filippo Barberis invece potrebbe essere promosso in giunta in caso di rimpasto.
Sul fronte Mdp-Campo Progressista, Chiara Cremonesi dovrebbe fare il bis in Regione, il portavoce di Pisapia Alessandro Capelli è proiettato alla Camera, l'ex dem David Gentili potrebbe passare dal consiglio comunale a quello regionale e tra i nomi ricorrenti a sinistra per il Pirellone ci sono Roberto Cornelli e Alessandro Giungi. La lista civica riconfermerà di sicuro l'uscente Silvia Fossati. Punterebbe a Palazzo Lombardia il consigliere comunale Franco D'Alfonso ma il suo nome spuntato in un'inchiesta su appalti e clan potrebbe creargli problemi.
C'è più movimento tra i banchi del centrodestra a Palazzo Marino. Partendo dalla Lega: il capogruppo Alessandro Morelli si è guadagnato la candidatura alla Camera, ci spera anche l'ex deputata Laura Molteni mentre Massimiliano Bastoni si prepara per Palazzo Lombardia. Si candiderà ovviamente a Roma l'ex candidato sindaco Stefano Parisi, leader di Energie x l'Italia, mentre il centrista Matteo Forte rimarrà in consiglio comunale e farà campagna per il bis in Regione di Luca Del Gobbo. Forza Italia punta a conquistare nel collegio di Milano almeno 5 seggi in consiglio regionale. Ci proveranno il capogruppo in Comune Gianluca Comazzi e la consigliera Silvia Sardone mentre vorrebbero fare il salto a Roma Fabrizio De Pasquale e Pietro Tatarella, che rinuncia a candidarsi in Regione visto che il consigliere Fabio Altitonante (stessa area e già in carica) vuole fare il bis. Cercano il secondo mandato anche gli assessori azzurri Giulio Gallera, Claudio Pedrazzini e Valentina Aprea. Nella lista Fi potrebbero entrare l'ex sindaco di Melegnano Vito Bellomo, il sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone (nel partito c'è qualche dubbio sull'ipotesi di voto anticipato nel Comune dell'hinterland) e Daniela Reho.
Ai deputati e senatori in carica che saranno riconfermati (da Mariastella Gelmini a Paolo Romani) tra i nomi più papabili nel collegio di Milano l'ex eurodeputata Licia Ronzulli e il sindaco di Assago Graziano Musella. Si scalda anche il giovane presidente del Municipio 7 Marco Bestetti.
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