Paola Fucilieri
C'è un omicidio all'origine dell'ormai annosa rivalità tra le gang sudamericane dei peruviani «Comando» (un sodalizio ormai dissolto che conta ancora seguaci qui a Milano) e i dominicani «Trinitario». Tuttavia non è stato quel fatto di sangue che risale a sette anni fa a scatenare la rissa tra i due gruppi scoppiata domenica notte poco prima delle due in uno dei loro ritrovi storici, il bar «Cupido» di via Padova. Ad alzare i toni, passando poi velocemente dagli insulti ai coltelli, una lite tra due donne, scomparse dalla circolazione prima dell'arrivo delle «Volanti» dell'Ufficio prevenzione generale (Upg) della questura e delle quali, quindi, non si sa nulla. Insieme a loro è fuggito anche un uomo, non prima però di aver abbandonato nel locale una pistola con la matricola abrasa e carica di sei colpi.
In tutto la polizia ha arrestato con l'accusa di rissa aggravata otto peruviani dei «Comando», tra i 48 e i 24 anni di età. Uno di loro, Freddy Chamorro, 35 anni, con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale risalenti al 2014, era rimasto coinvolto proprio nell'omicidio del gennaio 2011, avvenuto in viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo e durante il quale un ragazzo 21enne ecuadoriano e appartenente ai «Trinitario» - Luis Alberto Batista - venne finito a coltellate dai «Comando». Un episodio che non è più stato dimenticato e che ha segnato una svolta definitiva, una sorta di brutale linea di demarcazione nei rapporti tra le due formazioni criminali di origine sudamericana.
Sul fatto stanno indagando le squadre investigative dell'Upg sotto la guida della dirigente Maria Josè Falcicchia. Per ora degli uomini finiti in manette si sa che sono stati feriti durante la rissa, con graffi e lesioni, ma che nessuno versa in condizioni problematiche.
Va precisato che ne i «Trinitario» - nati nell'ambito del sistema carcerario statunitense alla fine degli anni Ottanta e poi proiettatisi con le loro attività dal carcere alle strade diventando in quegli anni una delle gang più pericolose - ne tanto meno quel che resta dei «Comando», possono considerarsi vere e proprie pericolose organizzazioni criminali come invece sono i salvadoregni appartenenti alla «Mara Salvatrucha» (meglio conosciuta come MS13) o al Barrio 18, che sono nati in El Salvador e arrivati qui o perché in fuga da provvedimenti restrittivi o per cercare di allontanarsi dalle maras (bande) salvadoregne.
MS13 e Barrio, infatti, vengono ritenuti responsabili di fatti efferati, come l'aggressione con il machete a un capotreno nel giugno dell'anno scorso a Villapizzone e il più recente omicidio di un 18enne albanese in Porta Ludovica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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