All'inizio non risponde al telefono Michel Clerici, già segretario cittadino di Forza Italia della prima ora, nel 1994, ex consigliere provinciale azzurro e presidente del consiglio di zona uno. «Lasciatelo stare - ammoniscono gli amici, le persone che gli vogliono bene da una vita e adesso desiderano proteggerlo -. Perdere una figlia, alla sua età, è qualcosa che non ti aspetti e che ti lascia senza forze, inebetito. Lui è un uomo forte ma una disgrazia del genere spezzerebbe una roccia». Poi, inaspettatamente, lui richiama. Il dolore immenso dà l'impronta a una voce stanca, a un'anima distrutta, seppur molto cortese. Il signor Michel, 74 anni, infatti è il padre di Francesca, la 50enne neurologa responsabile dell'unità centro disturbi cognitivi dell'ospedale Sacco morta sabato pomeriggio insieme a tre cari amici - tutti milanesissimi, 50enni e molto conosciuti - travolti da una valanga sul versante svizzero del Gran San Bernardo. Quel giorno maledetto, lungo il tragitto del Combe des Morts , a 2496 metri d'altezza, Francesca era con il marito, l'ingegnere Roberto Giudici, con il presidente della scuola di management (Mip) del Politecnico Gianluca Spina, e in compagnia di un'altra coppia, il commercialista Paolo Giovanni Agugini e la moglie Valeria Bassi, insegnante di matematica e fisica del liceo Parini.
Il marito di Francesca ha visto la moglie scomparire sotto una coltre di neve profonda almeno due metri e mezzo che ha travolto anche lui. L'ingegnere, però, scavando con le mani è riuscito a riemergere e, insieme a lui anche Agugini. Sono stati i primi a essere portati all'ospedale vallese di Sion, ma l'ingegner Giudici non voleva salire sull'elicottero dei soccorsi alpini. «Mia moglie! - gridava mentre lo portavano via a forza -. Prima voglio aspettare mia moglie!». Alla fine è lui l'unico che si è salvato: tutti gli altri, che hanno raggiunto l'ospedale con gravissimi traumi e in preda a una fortissima ipotermia, sono morti appena giunti in rianimazione. Tra questi c'era anche la sua Francesca. L'ultimo ad andarsene è stato Paolo Giovanni Agugini, nella notte tra sabato e domenica. Giudici, invece, è stato già dimesso.
«In queste ore mio genero, che ha appena ottenuto il permesso per il rimpatrio della salma dalle autorità svizzere, sta cercando di organizzare il trasporto a Milano di mia figlia - ci spiega faticosamente Michel Clerici- Poi ci saranno i funerali, ancora non so quando».
«Mia madre era francese, di Parigi, per questo mia figlia aveva anche la cittadinanza francese, ma siamo nati tutti qui, a Milano. Lei e Roberto si erano conosciuti ad appena 17 anni e non si erano più lasciati. Erano diventati adulti insieme, avevano formato una bella famiglia, cresciuto due figli. Che dire? Francesca era una persona speciale, generosissima, con un sorriso per tutti anche quando le cose andavano male. Era capace di rincuorarti, insomma, in ogni occasione. Ancora non riesco a credere che non la vedrò più.
Lei era nata dal mio primo matrimonio e ha una sorella molto più giovane, l'altra mia figlia, nata dalle seconde nozze, una ragazza che è distrutta dal dolore. Io? - conlude Clerici - Sto cercando di farmi forza, di rimuovere l'immagine di quei momenti terribili nei quali ho perduto Francesca. Non so se ce la farò».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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