Cronaca locale

«Hanno dato l'ok per i Bronzi all'Expo» Ma c'è la retromarcia

Botta e risposta sulle statue a Milano tra l'ambasciatore della Regione e l'assessore alla Cultura della Calabria

«Hanno dato l'ok per i Bronzi all'Expo» Ma c'è la retromarcia

La telenovela sul trasferimento dei Bronzi a Milano diventa un giallo, al limite della farsa. Una nuova giornata di colpi di scena ha visto infatti protagonisti l'«ambasciatore» di Expo Vittorio Sgarbi e l'assessore alla Cultura della Regione Calabria Mario Caligiuri. Il primo che annuncia solennemente quello che sembrava il primo via libera ufficiale al controverso spostamento delle statue greche in direzione Milano 2015: «Ho avuto un colloquio telefonico con Caligiuri - ha riferito Sgarbi - che ha deciso di concedere il prestito dei Bronzi di Riace per l'Expo 2015 di Milanoper il bene della Calabria e per la gloria dell'Italia, turbato da troppe cattive informazioni su quello che è il vero pensiero del popolo calabrese; una decisione presa nel pieno delle sue funzioni e preso atto dell'articolo 117 della Costituzione e nel rispetto dei poteri attribuiti al presidente, oggi vacante, della Regione». Un vero colpo di scena, insomma, dopo la lunga schermaglia che aveva visto più volte la sovrintendente calabrese Bonomi dichiarare intrasportabili le due statue greche. Ma, a sorpresa, è arrivata la smentita dell'assessore Caligiuri che... giura in una «bufala» di fine estate. «Macchè via libera, non ho mai fatto alcuna dichiarazione sul eventuali trasferimenti dei Bronzi di Riace». E con questa frase a effetto si interrompe la nuova puntata di quello che ormai pare uno sceneggiato noir anni Settanta. Chi dice la verità? Chi mente? Sembra paradossale che l'«ambasciatore» Sgarbi, pur non nuovo a colpi di teatro, possa essersi inventato tutto. Visti soprattutto i dettagli con cui aveva spiegato alle agenzie di stampa il primo via libera ufficiale: «L'assessore Caligiuri - ha detto l'ex sottosegretario - ha già prontamente avviato le pratiche per condurre a un sereno giudizio la soprintendente Bonomi, indicandole i limiti dei suoi poteri. Ha infatti già predisposto l'atto deliberativo da portare in giunta subito dopo le elezioni regionali, stabilendo perentoriamente che il trasferimento dei Bronzi, con tutte le cautele di sicurezza che le loro condizioni impongono».

Poi però, dopo la smentita di Caligiuri, si è affrettato a dichiarare: «Si è trattato solo di un equivoco originato da un'asserzione infondata contenuta in una lettera inviata al ministro Franceschini che mi è stata consegnata ieri sera a Palmi e nella quale si faceva riferimento ad una sentenza del Consiglio di Stato, del 30 luglio 2009, secondo cui la competenza sullo spostamento di opera d'arte come i Bronzi di Riace non apparterrebbe allo Stato ma alle istituzioni locali. Cosa che, essendo Sovrintendente, so che non è vera. Avendo sottoposto il documento a Caligiuri - aggiunge Sgarbi - abbiamo convenuto assieme sul fatto che, se fosse stato come riportato nella lettera inviata al ministro dal presidente dell'associazione Amici del Museo di Reggio Calabria, Vincenzo Panuccio, sul trasferimento dei Bronzi all'Expo di Milano avrebbe potuto decidere la Regione Calabria. Ma si è trattato solo di un'ipotesi».

Già, anche perchè la decisione finale spetterà soltanto al Ministero.

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