Diabolik torna alla ribalta con un appuntamento doc per i «malati» del fumetto. Sotto i riflettori finiscono più di 150 tavole originali di Enzo Facciolo, il disegnatore padre del «Re del Terrore» sulle striscie, che nel lontano 1963 con la sua mano diabolica definì i tratti del ladro mascherato più famoso del disegno italiano. Ancora oggi, dopo 55 anni di pubblicazioni e 850 albi, Diabolik affascina e scandalizza e dal 25 novembre al 26 gennaio a palazzo Zanchi (via Torquato Tasso 49/C a Bergamo) saranno in mostra con un intero albo firmato da Facciolo.
Se le sorelle Giussani possono essere considerate le mamme di Diabolik essendo state le editrici, il disegnatore Enzo Facciolo può a tutti gli effetti esserne considerato il padre. E al suo eclettico genio creativo è dedicata la mostra «Diabolika Mano». Era l'ottobre del 1963 quando Facciolo dava forma per la prima volta al suo Diabolik, realizzando il celebre numero «L'impiccato». Da quel momento, le caratteristiche grafiche del personaggio, sono rimaste immutate e uniche nel loro genere. Una maschera che lascia scoperti occhi accigliati, un pugnale scagliato verso i lettori divenuto poi logo della casa editrice Astorina , un volto ispirato all'attore hollywoodiano Robert Taylor sono gli ingredienti inconfondibili di Diabolik, ladro affascinante e fuoriclasse della guida spericolata a bordo della sua Jaguar E-Type del 1955.
Così il «Re del Terrore» ha attraversato 55 anni di successi.
In esposizione un intero numero del fumetto con tutte le tavole (LVI - n°10 ottobre 2017) e una serie di disegni originali che raccontano gli oltre 50 anni del connubio tra il celebre fumetto e uno dei disegnatori più importanti della serie: Facciolo ha firmato più di 200 episodi, cartoline, poster, calendari, quadri e perfino sculture.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.