I centri sociali occupano l'assessorato

I centri sociali occupano l'assessorato

Vuoi incontrare un assessore comunale? Occupa. É diventata quasi la regola. Ieri intorno alle 11.30 un centinaio tra antagonisti del Cantiere e comitati anti-sfratti hanno fatto irruzione nel palazzo di via Pirelli 39. Hanno assediato il primo piano dove hanno sede gli sportelli per la richiesta di alloggi popolari, chiedendo di incontrare l'assessore alla Casa Daniela Benelli. «Non ce ne andremo finchè non ci riceve e deve prendere una posizione seria sul blocco degli sfratti» l'ordine dei militanti al megafono. Sono arrivati subito gli assessori alla Sicurezza Marco Granelli e al Welfare Pierfrancesco Majorino. La Benelli era impegnata fuori sede e ha concordato con Cantiere e comitato anti-sfratti un incontro per questa mattina alle 10 con Granelli negli uffici di piazza Beccaria. Quasi soddisfatti, alle 13 hanno lasciato il palazzo. «Entro sera» hanno avvisato «ci aspettiamo un comunicato che sia una presa di posizione rispetto alla politica degli sfratti» e «domani (oggi, ndr.) in piazza Beccaria saremo in tantissimi».
Il comunicato ufficiale non si fa attendere: prima delle 17 l'assessore Benelli assicura che «la posizione del Comune sul problema degli sfratti da privati è chiara ed è già stata espressa in diverse occasioni. Ribadiamo al governo che una moratoria non è più rinviabile». Oggi incontrerà i rappresentanti del sindacato Asia (Usb) che hanno partecipato all'occupazione. E rimarca che «allo stato attuale gli unici alloggi assegnati alle famiglie sfrattate sono quelli di nostra proprietà, e abbiamo chiesto alla Regione di autorizzare una quota più alta di assegnazioni in deroga per far fronte alle richieste ma stiamo ancora aspettando».
Per parlare con un assessore, domanda il leghista Alessandro Morelli , «bisogna occupare un edificio pubblico? Questa è l'apertura della squadra di Pisapia con i propri elettori, figurarsi con i cittadini senza bandiere». Anche il capogruppo di Fdi Riccardo De Corato la definisce «una nuova resa del Comune al Cantiere, ci manca solo che offra caffè e pasticcini. Occupano ogni mese per una ragione diversa ma gli assessori si sono messi subito a disposizione. Di questo passo la prossima volta occuperanno l'ufficio del sindaco».
É una protesta più silenziosa, per paura di ritorsioni (che sono già arrivate, dalle minacce alle auto danneggiate) quella di tanti inquilini delle case popolari infuriati per le continue occupazioni degli alloggi da parte di rom.

Due giorni fa, l'ennesima incursione in un monolocale di via Lorenteggio 179 (piano terra, scala A), la scorsa settimana in via Civitali 30 (alla scala C), minacce serie in via Palmanova/Tarabella, e la situazione è diventata insostenibile in via deli Apuli 2 e 4 (una nonna di 77 anni ammette che ormai ha paura a girare da sola). E in via San Bernardo 50 a Chiaravalle un alloggio assegnato regolarmente a 4 nomadi è abitato da 9. Che consumano acqua, rifiuti e parti comuni pagando per 4.

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