I dieci Paperoni delle preferenze

Gallera il più votato, seguito da Sardone. Bussolati record man per il centrosinistra

I dieci Paperoni delle preferenze

È Giulio Gallera, con 11.722 voti, il più votato in assoluto in Lombardia. Candidato capolista per Forza Italia nel collegio di Milano, dove il partito ha preso il 15,10 per cento delle preferenze contro il 22,23 della Lega, portando a casa però tre nomi nella top ten delle preferenze. Assessore uscente al Welfare della Regione, è stato sottosegretario della Regione ai Rapporti con la Città metropolitana, assessore regionale al Reddito di autonomia e Inclusione sociale e assessore al Decentramento territoriale del Comune di Milano nella giunta Moratti. Lo tallona Silvia Sardone (Fi) con 11.312 preferenze, è la seconda in classifica e la donna più votata di tutta la regione. Trentacinque anni, candidata nel collegio di Milano, una carriera politica fulminea: consigliere di Zona 2 per un decennio, nel 2016 è stata eletta in consiglio comunale con 2.300 preferenze. È coordinatrice azzurra a Sesto San Giovanni, dove il marito Roberto di Stefano è diventato sindaco lo scorso anno. Leggermente indietro rispetto ai primi due, ma sempre sul podio, Fabio Rolfi, con 9.602 schede è recordman per la Lega a Brescia che ha sbancato con il 34,40 per cento. È il consigliere regionale uscente più votato di queste elezioni per il Pirellone, il vicecapogruppo Lega in Consiglio regionale e presidente della Commissione Sanità e politiche sociale del consiglio regionale.

Al quarto posto sempre un leghista che arriva da Sondrio (è l'ex presidente della provincia): Massimo Sertori si è guadagnato 8.809 voti grazie allo straordinario risultato del Carroccio che in Valtellina e Valchiavenna ha preso il 45 per cento delle preferenze. Il sottosegretario all'Attuazione del programma, ai Rapporti istituzionali in Regione, l'azzurro Alessandro Fermi, candidato nel collegio di Como, ha portato a casa 8.373 preferenze (ed è anche il consigliere regionale più votato della provincia di Como). Qui Forza Italia ha preso il 16,40 per cento dei voti, doppiato dalla Lega al 32,57.

Pietro Bussolati, segretario cittadino del Pd, è il recordman di preferenze in Lombardia per il Pd e per il centrosinistra. Ha portato a casa 8.284 voti nel collegio di Milano, dove il Partito democratico ha preso il 20,53 per cento contro il 22,23 del Carroccio e il 15,10 di Forza Italia. Per Bussolati una rivincita rispetto a otto anni fa quando si candidò, senza venire eletto, al consiglio regionale. «Un risultato che mi onora e che voglio mettere a disposizione per contribuire alla ricostruzione del centrosinistra in una fase così difficile».

Il vice presidente della Regione Lombardia e assessore a Expo 2015, Casa e Housing sociale, già assessore all'Ambiente per la Provincia di Monza e della Brianza, Fabrizio Sala ha ottenuto 8.179 voti. Capolista per Forza Italia che ha preso il 15,26 per cento delle preferenze contro il 28,91 per cento della Lega, è al quinto posto della classifica.

Tappe bruciate anche per Gianluca Comazzi, 37 anni e 8.040 schede. Da Garante per la Tutela degli animali del Comune con la giunta Moratti, nel 2010 diventa responsabile politico dell'assessorato regionale Sistemi verdi e Paesaggio. Entra in consiglio comunale di Milano nel 2011 e nel 2016 con 2.725 preferenze diventa capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino.

Riconfermato Carlo Borghetti, consigliere regionale del Pd che incassa 7.602 preferenze, guadagnandosi il posto del secondo candidato del Partito democratico più votato in Lombardia davanti a Fabio Pizzul. Membro della Direzione provinciale di Milano e della Direzione regionale della Lombardia del Pd, capogruppo Pd in commissione Sanità e Politiche sociali, è presidente del Comitato paritetico di controllo e valutazione politiche regionali.

Ultimo della top ten Alessandro Mattinzoli sindaco di Sirmione, coordinatore provinciale di Forza Italia e candidato a Brescia, totalizza 6.998 preferenze.

Nel collegio di Brescia la lista azzurra ottiene il 12,43 per cento dei voti, un terzo di quelle portati a casa dalla Lega (34,40) che manda in regione Fabio Rolfi, appunto, il terzo più votato della Lombardia. Qui il Pd ottiene il 16,18 per cento delle schede, la lista Gori il 3,35.

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