La Ledha aveva scatenato la protesta contro il Comune quasi un mese fa. Subito dopo l'approvazione delle delibere a firma dell'assessore Piefrancesco Majorino che imponevano un drastico taglio ai sussidi per le persone con handicap, era il 24 maggio, l'associazione che difende i diritti dei disabili è partita all'attacco. E non si è più fermata fino a ieri quando, dopo le prime garanzie che le spese sarebbero state riviste, hanno avuto precisa assicurazione scritta al tavolo con l'assessore. «Il Comune cancella i tagli sull'assistenza domiciliare indiretta e ai contributi per il trasporto delle persone. L'annullamento delle delibere è una buona notizia - commenta a fine incontro Marco Rasconi, presidente di Ledha Milano -. Innanzitutto perché rassicura le persone con disabilità che vedevano minacciato il loro progetto di vita e la loro indipendenza. Questa decisione inoltre permette alle associazioni di continuare il dialogo con l'assessorato al di fuori di un'ottica emergenziale».
La manovra è da 1,8 milioni di euro. Il taglio dei trasporti avrebbe coinvolto 1.116 persone, qualche centinaio la riduzione del 30% del contributo all'assistenza domiciliare indiretta. «Tutto ciò - spiega l'assessore - è stato possibile grazie ai risparmi operati in questi tre mesi.
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