I geometri al voto per rinnovare il loro Consiglio

I geometri della provincia di Milano (2750 gli iscritti) giovedì prossimo voteranno per l'elezione del nuovo consiglio direttivo del Collegio.
La consultazione elettorale, indetta con 2 anni di anticipo sulla scadenza naturale, si è resa necessaria dopo una serie di contrasti registratisi all'interno del Consiglio. Contrasti che avevano portato, il 26 luglio scorso, al commissariamento del direttivo.
Tra gli obiettivi del nuovo Consiglio, dice il geometra Paolo Maddaloni, candidato nella lista del presidente uscente Enzo Balbi, ci deve essere quello di dare «massima espressione alle opinioni di tutti e individuare nuove opportunità di lavoro soprattutto per i più giovani». Molti i compiti che il nuovo Consiglio, secondo Maddaloni, sarà chiamato ad affrontare. «C'è da potenziare il rapporto con la scuola valorizzando le risorse esistenti; arrivare a un diploma di laurea solo per geometri; rafforzare la nostra presenza nei Tribunali per sostenere i nostri Ctu, e dare un contributo fattivo ai grandi progetti delle amministrazioni pubbliche». Anche la sede del Collegio, probabilmente, cambierà. «Quella attuale, ricavata nel complesso della basilica di Sant'Ambrogio -conclude Maddaloni- è di grande prestigio, ma ha alti costi di gestione ed è lontana dai canoni di razionalità degli spazi.

Dovremo attrezzarci all'interno di una costruzione moderna, edificata con quei criteri di risparmio energetico che sono un nostro cavallo di battaglia e senza barriere architettoniche. Ci vorrà tempo, ma la direzione è questa».

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