Oggetti utili o «emozionali»? Funzionali o ecosostenibili? Il dilemma posto dalle nuove frontiere del design appare quantomai urgente e desideroso di risposte soprattutto in tempi come questi dove di soldi ce ne son pochi. E allora allinterrogativo non replicano soltanto i big della progettazione, ma si confrontano anche i giovani, i cosiddetti outsider che per tradizione sono più dediti alla sperimentazione pura. Un assaggio si ha in questi giorni alla cattedrale della Fabbrica del Vapore di via Procaccini che lassessorato alla Cultura del Comune di Milano ha aperto a 202 designer «autoproduttori» accompagnati da piccoli editori. La mostra, curata da Alessandro Mendini, propone un percorso in stile «mercato coperto» dove ogni progettista presenta le proprie creazioni, spesso a metà tra oggetti duso, fashion style e arte contemporanea. Manichini-sedute, vasi di fiori a forma di serbatoi motociclistici, bidoni che si aprono e trasformano in libreria, sgabelli-pinguino e chi più ne ha più ne inventi. Fil-rouge di questa sarabanda (ma quante altre ne vedremo in questi giorni) il riuso di prodotti e materiali dismessi, la rivalutazione del contesto locale, la progettazione di un design sostenibile. Oltre alla mostra «Misiad» (sigla che sta per «Milanosiautoproducedesign») la Fabbrica del vapore approfitta del grande pubblico per aprire anche i 13 laboratori ivi stanziali presentando la nona edizione di «Posti di vista», un ulteriore viaggio nel mondo del design non convenzionale. Oltre agli oggetti in mostra, «che intende ricalibrare il ciclo di vita dei prodotti e nuovi equilibri tra bisogni e consumi», i laboratori per tutta la settimana saranno il teatro di performance, workshop, proiezioni e concerti. Qualche esempio? LAccademia del Gioco Dimenticato presenta Lab Robot-Art, un progetto dedicato ai ragazzi che avranno a disposizione 100 pannelli di materiale di legno fonoassorbente con i quali realizzare dei robot che potranno utilizzare come libreria, porta-stereo, porta DVD. E ancora, il Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Milano Monza Brianza presenta il progetto «La sfera della creatività», una mostra collettiva, dove ogni imprenditrice abbia anche spazio per una realizzazione artistica individuale. Verranno esposte una molteplicità di sfere di circa 50 cm di diametro, una per ogni imprenditrice partecipante al progetto, lavorate con le tecniche e i materiali quotidianamente utilizzati in azienda. E via di questo passo. Ma le iniziative del Comune per il Fuorisalone non si fermano qui. Lassessore alla Cultura Stefano Boeri ha presentato proposte anche per il Museo del Novecento (gratuito per tutta la settimana) e per il Castello Sforzesco.
AllArengario è previsto un approfondimento su Lucio Fontana e Gabriele De Vecchi, mentre a partire da giovedì le Sale Viscontee del Castello ospiteranno la mostra Ultrabody, una selezione di oltre 200 opere tra arte e design, architettura e arredamento, moda e gioiello, realizzate dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design, curata da Beppe Finessi. A Palazzo Morando, infine, sarà possibile visitare la mostra «Experience Baccarat», dedicata alla manifattura di cristallo Baccarat.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.