I giudici (della Corte dei conti) promuovono Regione e sanità

I giudici (della Corte dei conti) promuovono Regione e sanità

Bene il bilancio, bene la spesa sanitaria (più 22 milioni di euro). Una Regione efficiente e che costa molto meno delle altre. E che mentre gli altri enti locali alzano le tasse, utilizza solo il 15,47 per cento della potenzialità fiscale autonoma (la percentuale più bassa d’Italia), rinunciando a ben 2 miliardi e 228 milioni di euro che potrebbe incassare applicando al massimo la leva fiscale. Alzando l’Iperf (392 milioni in più) o aumentando dello 0,9 per cento l’Irap (1 miliardo e 474 milioni), ripristinando la tassa sul gas metano (abolita da 10 anni, unico caso in Italia) o aumentando di 2,5 centesimi l’accisa sui carburanti (39 milioni) e del 10 per cento la tassa automobilistica (98 milioni). E così ieri la Corte dei conti ha promosso il Rendiconto 2011 con un focus sulla spesa sanitaria del Pirellone. Quattro i pilastri della relazione: il rispetto del Patto di stabilità interno, una politica sugli investimenti (800 milioni nel 2011) finanziati con il risparmio pubblico e non tramite indebitamento, una spesa farmaceutica all’11,9 per cento (l’indice più basso fra le Regioni a Statuto ordinario) a fronte di un tetto legislativo del 13,3 e la chiusura dei conti sanitari con un avanzo di 22 milioni di euro pur garantendo servizi di eccellenza. «Grande soddisfazione» ha espresso il presidente Roberto Fomigoni. «Ma le nostre performance potrebbero ulteriormente migliorare se fossero sciolti lacci e lacciuoli che permangono sull’attività di Regioni ed enti locali virtuosi, di cui il Patto di stabilità è esempio eclatante». Argomento di cui il governatore ha parlato ieri a Roma con il premier Mario Monti. «Un bagno nella Lombardia reale, apprezzata dalla Corte e dai cittadini - ha commentato l’assessore alle Finanze Romano Colozzi - che non ha nulla a che vedere con quella virtuale dipinta dalla sinistra e da alcuni organi d’informazione».
Graditi ai magistrati contabili l’impegno a favore degli enti locali attraverso il Patto di stabilità territoriale e i contenuti tempi di pagamento ai fornitori. E poi la spesa del servizio sanitario nazionale sul Pil pari al 5,5% rispetto al valore nazionale del 7,5%. Fossero tutti così, si risparmierebbero ogni annuo in Italia 6 miliardi.

Con la giunta lombarda che ha un costo annuo per cittadino di 21 euro su una media nazionale di 133. E il costo degli organi istituzionali per abitante pari a 9 euro, rispetto al valore medio nazionale di 24 e a quello massimo di 199.

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