Sorpresi a letto da tre banditi, due anziani coniugi di Albiate sono stati minacciati e picchiati per obbligarli ad aprire la cassaforte. Prima di fuggire i malviventi li hanno narcotizzati lasciandoli privi di sensi fino al mattino dopo. Marito e moglie sono poi finiti in ospedale, lui subito dimesso con cinque giorni di prognosi, lei trattenuta 24 ore in osservazione.
Vittime Angelo e Marinella Sanvito, 73 e 70 anni, molto conosciuti in città per la loro attività di imprenditori ma anche per il loro impegno nel mondo dell'associazionismo. I due abitano in una bella villetta circondata da una muretto e un'alta siepe in via Marconi, al centro di Albiate dove l'altra notte sono entrati i tre banditi. «Erano delle belve - racconta ora Angelo, sul volto ancora i segni della brutta avventura - indossavano la calzamaglia e una tuta nera, avevano delle torce. Stavamo dormendo e abbiamo udito l'allarme suonare ma non abbiamo neppure fatto in tempo ad alzarci dal letto che ce li siamo trovati addosso. Ci hanno legato mani e piedi, messo nastro adesivo sulla bocca. Solo uno di loro parlava, dall'accento era straniero. Un altro ci picchiava. Io temevo per mia moglie».
A forza di minacce, pugni e schiaffi, Angelo è costretto a rivelare dove si trova la cassaforte. I banditi si impossessano di gioielli e preziosi, valore ancora da quantificare, poi un primo gesto di pietà. Danno finalmente da bere ai due stremati anziani quel bicchiere d'acqua tanto sospirato. In realtà è una trappola: nell'acqua è sciolto un forte sedativo e, appena finito di bere, i due crollano privi di sensi, scivolando a terra.
Angelo è il primo a svegliarsi verso le 8 del mattino, si libera dei legacci, scioglie anche la moglie, quindi chiama i carabinieri. I militari arrivano in pochi minuti con la squadra rilievi nella speranza di trovare tracce utili alle indagini.
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