Trombe, fiati, violoncelli davanti a Palazzo Marino. Ma non è stata una serenata per il sindaco, anzi. I musicisti sono partiti con un rumoroso corteo da piazza Mercanti fin sotto le finestre del Comune per «suonarle» a Giuliano Pisapia. E in piazza Scala a riceverli c'era il consigliere di Sel Luca Gibillini, uno che giusto una settimana fa ha preso la parola in consiglio per dare una sveglia alla giunta, la macchina comunale è «inceppata», dalle parole ai fatti «passano dei mesi e i milanesi sono esasperati». Quello dei musicisti è uno dei tanti casi pratici. Da circa un anno Gibillini con altri colleghi consiglieri del Pd si è preso a cuore il nuovo regolamento degli artisti di strada, per aumentare gli spazi riservati a chi si esibisce col cappello in mano, per permettere anche alle band emergenti di ottenere gli spazi. Perchè il problema, come spiegano alcuni dei musicisti che hanno promosso il concerto-protesta, «fino ad oggi non è possibile ottenere un permesso di occupazione del suolo pubblico come gruppo musicale, il massimo per legge è due persone». E «il nostro lavoro - spiegano - viene costantemente interrotto dai vigili, peraltro protesta anche la gente che si è affezionata, sa dove sono i luoghi dove suoniamo normalmente e ci passa ad ascoltare».
Il nuovo regolamento dunque affrontava anche questo passaggio. Ed è stato finalmente votato in aula, quasi due mesi fa. Ma? La famosa macchina impallata, dai documenti ai fatti a quanto pare il passo non è breve. Nè si sente ancora parlare di un sito web che dovrebbe alleggerire le modalità di richiesta dei permessi per fare musica o spettacoli in strada. «Ovviamente - raccontano i musicisti - gli agenti della polizia locale sono state le uniche persone con cui abbiamo avuto modo di dialogare e a cui chiedere delucidazioni, durante una tregua durata circa un mese a settembre, poi sono ripartiti i controlli serrati, sui Navigli e in centro. Gli agenti si sono detti completamente estranei ai nostri racconti e hanno sostenuto che è impossibile che noi abbiamo suonato in centro per così lungo tempo senza un permesso».
Il consigliere Gibillini ha promesso che si attiverà per cercare di risolvere in fretta la situazione. Arrivederci ai suonatori (per ora).
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