I ragazzi schiamazzano sotto casa parrucchiere spara tre colpi di pistola

I ragazzi schiamazzano sotto casa parrucchiere spara tre colpi di pistola

Gestisce un salone da parrucchiere poco lontano dall'abitazione nella quale vive con mamma e papà, al primo piano di uno stabile in via papa Giovanni XXIII, a Cologno Monzese. Potrebbe sembrare un tipo «a modino», con una professione di tutto rispetto. Il fatto di svolgere un lavoro che lo porta a contatto con una clientela, con la gente, sembra non gli impedisca però di cancellare un passato, non recente, dal quale del resto lui stesso sembra non fare nulla fa nulla per affrancarsi. Anche se, oltre a scatenare certe brutte e inveterate abitudini, porta a galla particolari non certo edificanti sul suo conto. Qualche precedente legato all'uso di droga, ad esempio. Come i 45 grammi di hashish che i carabinieri di Cologno Monzese e della compagnia di Sesto San Giovanni gli hanno trovato in casa l'altra notte durante la perquisizione che ha seguito una sua inusitata reazione agli schiamazzi notturni di alcuni giovani seduti su una panchina sotto il gazebo del parco proprio davanti alle finestre della sua camera da letto. Otto ragazzi tra i 20 e i trent'anni, albanesi, ma regolari, lavoratori e decisamente perbene.

D'estate con porte e finestre aperte nell'illusione di alleggerire la canicola, è chiaro che i rumori provenienti dalla strada si avvertano maggiormente. Così il parrucchiere - poi arrestato per tentato omicidio, porto abusivo di armi e detenzione ha pensato bene che era arrivato il momento per tirare fuori quella pistola calibro 7.65 (poi risultata rubata a Macerata nel 1995) che teneva nel sotto vaso di una fioriera, quindi ha sparato tre colpi ai ragazzi che avevano avuto l'ardire di disturbare il suo sonno. Sul posto è intervenuto immediatamente il 118 che ha trasportato al San Raffaele l'unico ferito, un operaio 27enne colpito fortunatamente solo di striscio alla schiena Subito dopo i soccorritori sono giunti sul posto i carabinieri che, dopo aver immaginato, anche grazie alle testimonianze che indicavano la traiettoria dei proiettili, che uno dei probabili sospetti residenti nella zona poteva essere appunto il parrucchiere pregiudicato, hanno fatto irruzione a casa sua.

Il 50enne, in preda a una sonora sbronza e agli effetti di una «canna» (45 grammi di hashish e il coltello con cui lo aveva tagliato erano su un tavolo della sua stanza) si è presentato sull'uscio in un forte stato di agitazione, deciso a non far entrare chicchessia in casa sua.

I carabinieri però lo hanno scansato, sono andati spediti nella sua camera da letto e sul balcone hanno trovato i bossoli dei proiettili sparati. A quel rinvenimento ne sono seguiti altri: la Beretta (riposta nel frattempo nel sottovaso), 17 munizioni calibro 7.65, due pugnali, due pistole soft air.

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