I sindacati cacciano i volontari e «chiudono» i musei della città

Disponibilità, entusiasmo, passione. Sono gli ingredienti che spingono i volontari del Touring Club, spesso nonni in pensione, a rinunciare a una domenica in famiglia per aprire le porte di musei e palazzi storici altrimenti chiusi o con orari ridotti. A Milano sono 600 le guide che prestano servizio gratis in 15 luoghi. Quattro - Parco dell'Anfiteatro romano, Museo studio dello scultore Francesco Messina, Casa-museo Boschi di Stefano e la Collezione Grassi presso Galleria d'Arte Moderna - sono di proprietà comunale. Per ora. Da qualche tempo i precari del Comune, col supporto dei sindacati, hanno avviato una battaglia per «sfrattarli» dai musei ed evitare che la convenzione sia estesa, anche in vista di Expo, a Palazzo Reale e i altri musei civici. «Il Comune assuma precari o giovani neolaureati» l'ordine dei sindacati.

Ma i soldi non ci sono, e rischiano di «pagarla» turisti e milanesi. «Se ci fossero le risorse pubbliche ritireremmo le nostre - assicura il presidente del Touring - ma il diritto dei cittadini di occuparsi del patrimonio pubblico va ben oltre il pur giusto diritto al lavoro».

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