I sindacati contro i volontari all'Expo

I sindacati contro i volontari all'Expo

L'utilizzo di volontari che manderebbero in fumo contratti di cui c'è gran fame in questi tempi di crisi, diventa un altro tema caldissimo dell'Expo. E per oggi pomeriggio al museo di Storia naturale in corso Venezia, l'Unione sindacale di base ha convocato un'assemblea «contro il lavoro gratis a Expo e il Jobs act». Perché «Expo arruola falsi volontari e li fa lavorare gratis, il Jobs act decreta il lavoro volontario a vita, l'accordo con Confindustria regala il monopolio della rappresentanza a Cgil, Cisl e Uil». Solo un antipasto della manifestazione nazionale di sabato a Milano per dire che «il lavoro è un diritto, il salario è un diritto, la pensione è un diritto, la casa è un diritto, la democrazia è un diritto».

A rinfocolare le polemiche ci pensa anche il segretario della Fiom Maurizio Landini, dicendo che «se tutti lavorassero gratis, avremmo risolto il problema della disoccupazione, ma non mi sembra il massimo. Chi lavora ha il diritto di essere pagato». Un'accusa più volte respinta dal commissario Expo Giuseppe Sala che già al Meeting Cl di Rimini aveva spiegato di voler ricalcare quel modello di volontariato, raccontando di aver già ricevuto richieste da 85 Paesi e con 25 diverse lingue parlate. Assicurando che proprio i volontari sarebbero stati la «spina dorsale dell'accoglienza, veri e propri testimonial dell'Expo». Secondo l'accusa il loro numero arriverà a 18.500, divisi in turni di 15 giorni e impiegati solo nelle mansioni che non richiedano specifiche competenze. «Giovani che lavoreranno, come accompagnatori, hostess o steward e che dovranno vivere e spostarsi a Milano senza ricevere nulla in cambio se non la vana promessa che il volontariato farà curriculum». In regalo la divisa e il palmare utilizzato. Circa 2mila, invece, a fronte di 100mila richieste i lavoratori assunti con contratti a tempo determinato. Il tutto, ha più volte ripetuto la società, rispettando l'accordo stretto con governo, Comune e sindacati che prevede contratti di «apprendistato» per 340 under 29 che parteciperanno a un percorso formativo di 70 e 120 ore per conseguire le qualifiche di «operatore grande evento», «specialista grande evento» e «tecnico sistemi di gestione grande evento» e 300 contratti a tempo determinato pescando nelle liste di mobilità e disoccupazione.

Non abbastanza per il cantante Frankie Hi-Nrg che ha polemicamente lasciato l'incarico di ambassador Expo. «Migliaia di ragazzi fatti lavorare gratis a fronte del muro di miliardi che l'operazione genera è una cosa indegna per un Paese che parla di impulso alla crescita».

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