I sindacati assediano Palazzo Marino. Dai lavoratori Amsa a quelli della Scala passando per i «becchini». Nessuno, sotto campagna elettorale, risparmia Giuliano Pisapia. Un sindaco di sinistra che non può non ascoltare (e forse assecondare) le richieste delle sigle a poche settimane dal voto in Regione. E anche la presenza di un candidato di punta nelle liste del Pd come il segretario milanese della Cgil Onorio Rosati (più altri sindacalisti sparsi nelle liste di Pd e Sel) forse spiega una tale agitazione collettiva. Oggi aprono le danze i lavoratori di Amsa. Hanno organizzato un corteo alle 14.15 da San Babila a piazza Scala contro il piano industriale di A2a che prevede la nascita della nuova società «A2a ambiente». Gli addetti manifesteranno «le loro preoccupazioni sul futuro dell'azienda e sul nuovo contratto di servizi con il Comune».
Gli operatori ecologici davanti a Palazzo Marino e dietro, in piazza San Fedele, dalle 15.30 alle 19 ci sarà un presidio dei lavoratori dei servizi funebri. La precedente amministrazione, segnalano Cgil, Cisl, Uil, Csa, Diccap e Usb, ha lasciato il settore «in uno stato di grande precarietà, poiché intendeva creare una Società in cui conferire il servizio. Le numerose esperienze di esternalizzazione dei servizi funebri sul territorio milanese hanno dimostrato che migliora la qualità del servizio e c'è un aggravio dei costi». Durante l'ultimo anno e mezzo tutte le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di assumere 25 operatori tecnici e 12 collaboratori amministrativi, per garantire il normale svolgimento del servizio: «Negli ultimi 5 anni l'organico del settore si è ridotto di 70 unità, pari al 30% dell'organico. Durante le Commissioni consiliari l'assessore Daniela Benelli, incalzata sull'esternalizzazione dei servizi, ha confermato la volontà di mantenere la gestione diretta.
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